Nuoto

Greg lavora per Parigi, sfuggita definitivamente a Lorenzo Mora: ''Era difficile ma fattibile, sarà per la prossima''

I carpigiani al Sette Colli di Roma

Un buon rodaggio per Greg Paltrinieri, comunque lontano dalla forma migliore, e l'addio definitivo al sogno olimpico per Lorenzo Mora (nella foto). E’ questo il verdetto del Sette Colli andato in scena nel weekend del 21-23 giugno al Foro Italico di Roma, dove erano in palio gli ultimi posti per la squadra azzurra per le olimpiadi di Parigi. Dove ci sarà Greg - già qualificato per le sue gare - ma non Lorenzo, che a Roma si giocava ben più del suo capitano e concittadino.

 

Ma Mora non ha ritrovato nelle acque dello Stadio del Nuoto lo stesso feeling mostrato solo sette giorni prima al meeting di Merano, dopo una lunga preparazione di settimane in altura. A Roma, il dorsista più volte campione italiano delle Fiamme Rosse non è andato oltre il quinto posto nei “suoi” 200 dorso, l’ottavo nei 100 e addirittura il primo ma solo della finale B dei 50. Nei 200, la gara su cui aveva puntato di più, Lorenzo ha chiuso in 1’59”50 alle spalle di Restivo, l’inglese Greenbank, l’ungherese Kovacs e l’altro azzurro Lamberti. 

«E’ stato il riflesso di una stagione in cui non sono riuscito ad equilibrarmi e cercare quelle energie nervose che in una stagione come questa erano importanti – racconta Lorenzo –. Le ho bruciate subito, spingendo forte nella stagione invernale in vasca corta fino agli Assoluti invernali, mi stavo allenando bene poi è mancato il risultato al Mondiale e da lì è stato tutto più difficile. Questa qualificazione era difficile ma fattibile, peccato. Sarà per la prossima». Il dorsista delle Fiamme Rosse la prende insomma nel modo giusto e guarda già avanti, come deve fare un campione: «Sono in una fase molto zen, non mi sento figlio di un risultato. Non ne faccio un dramma, adesso mi prendo una pausa perchè vengo da tre anni tosti, con tanti impegni ravvicinati in sequenza anche a causa del Covid che ha condensato il calendario. Devo tornare ad apprezzare quello che faccio, per poi ripartire forte l’anno prossimo col Mondiale in vasca corta».

Non ha volato - ma poteva permetterselo visto il pass per Parigi già in tasca - nemmeno Paltrinieri, che ha terminato addirittura quindicesimo negli 800 (nuotati in 8’08”98) e quinto nei suoi 1500 (15’07”52) alle spalle dei “soliti” Wellbrock, De Tullio, Wiffen e Schwarz. Niente di preoccupante per Greg che, con la qualificazione olimpica già blindata - è nel pieno della preparazione e oltretutto reduce dall’Europeo in acque libere: “Dopo aver vinto la dieci chilometri agli Europei di Belgrado non mi sono mai fermato e ho continuato ad allenarmi – dice Greg –. Non posso essere brillante in questo periodo. Sono però contento di essere venuto al Settecolli e di aver avuto la conferma di essere capitano di una Nazionale fortissima e che alle Olimpiadi sono convinto darà grandi soddisfazioni”.

Con lui, l'appuntamento sarà a Parigi.