Carpi nella tana della capolista Entella, Serpini: ''Loro forti e solidi, se diamo il 100 per cento ce la giochiamo''

Out Panelli (esclusa l'operazione, può rientrare con la Spal) e Calanca (20 giorni): tocca a Rossini e Verza

Il Carpi va nella tana della capolista Virtus Entella. L’ennesima prova del 9 per i biancorossi, che dopo aver centrato la prima vittoria in Serie C vogliono proseguire la propria striscia positiva.

Mister Serpini, basta dire “sfida alla capolista” per presentare il match.

«Sono a punteggio pieno, una squadra molto solida, che non ha particolari difetti, cinica con tanti bravi giocatori ma soprattutto colpisce il fatto che siano ostici, cattivi, fisici. Una squadra importante, con top-player in zone forse meno appariscenti come Bariti, uno dei migliori quinti della Serie C, e i tre di centrocampo Franzoni, Corbari e Ripani che sono grandi giocatori. Sono molto completi, duri dietro, concedono poco, sono bravi a ripartire e basta dire che Santini sia la quarta punta per capire il valore dell’Entella».

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L’altro grande avversario si chiama campo: un sintetico su cui il Carpi non ha mai vinto nella sua storia.

«Abbiamo avuto la possibilità in questi ultimi due giorni di allenarci sui sintetici di San Felice e San Prospero per avere un adattamento alla particolarità di questa superficie. Credo si adatti anche bene alle nostre caratteristiche, non può essere un alibi per noi. Il fatto che il Carpi non abbia mai vinto lì racconta bene quanto sia difficile fare punti là. Ma, scusate se sono ripetitivo, se facciamo il 100 per cento li possiamo mettere in difficoltà perché abbiamo dimostrato di avere personalità anche nella gestione della palla, cosa non scontata per una neopromossa. Se riusciamo a metterlo in campo possiamo mettere in difficoltà tante squadre».

La filosofia di gioco quindi resta la medesima anche sul campo della capolista?

«Cambia negli atteggiamenti dei singoli perchè ogni squadra ha delle caratteristiche specifiche. A Tiritiello non possiamo lasciare spazi e tempi ma non cambia il principio per cui quando recuperiamo palla la dobbiamo tenere e provare a prenderla il più in alto possibile. Poi ci sono accortezze perchè giochiamo con una squadra con caratteristiche particolari, diverse ad esempio a quelle del Perugia».

Anche gli attaccanti vengono scelti in funzione dell’avversario?

«Siamo una squadra non altissima e quindi c’è da valutare anche i centimetri. I calci piazzati sono fondamentali e da questo punto di vista facciamo fatica a rinunciare anche in fase difensiva ai centimetri di Gerbi e Cortesi, poi a secondo degli avversari si possono fare scelte diverse. E’ fondamentale comunque che i ragazzi capiscano che ci sono top-player che possono decidere le gare giocando l’ultima mezz’ora, che è il periodo in cui si decidono le partite. La predisposizione di All ad esempio nel subentrare è fondamentale e ne va tenuto conto».

Panelli e Calanca sono gli unici indisponibili?

«Sì, Calanca ne avrà per 2-3 settimane mentre Panelli potrebbe anche fare il miracolo di rientrare con la Spal. L’operazione è esclusa, e con un tutore potrebbe anche giocare con la Spal, è la prima lussazione che subisce…».

L’assenza dei due centrali come cambierà l’assetto della difesa?

«Rossini giocherà al centro e poi c’è da scegliere uno dei ragazzi a sinistra (Mazzali, Verza o Cecotti, ndr). Verza fino a poche settimane fa era l’ultimo dei difensori ma ha lavorato bene e ho pensato col Perugia che fosse giusto far giocare lui. Si stanno allenando tutti bene, ma in questo momento credo che Nicolò non sta male…».

Forapani terzino quindi è un’ipotesi tramontata?

«E’ un’ipotesi a partita in corso, non dall’inizio perchè sta dando tanto in mezzo al campo».

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DAL CAMPO

Senza Panelli e Calanca, toccherà dunque a Rossini scalare al centro della difesa a fianco di Zagnoni. Sulla sinistra della linea a 4 il favorito è Verza, con Mazzali e Cecotti come alternative. Per il resto probabile conferma della formazione che ha sconfitto il Perugia, con unico ballottaggio tra Saporetti e Sereni in avanti.