Calcio

Carpi, cos'è cambiato da Pesaro all'Arezzo? Tutto parte da Mandelli

Cos’è cambiato dal Carpi battuto ed umiliato a Pesaro a quello che si è preso punti e il classico “vi vogliamo così” della curva nel 2-1 contro l’Arezzo? Troppo facile dire il ritorno di Andrea Mandelli, ma è un’affermazione che non va troppo lontana dalla realtà. Non è ovviamente il motivo unico della differenza tra i due Carpi brutto e perdente di Pesaro e bello e vincente con l’Arezzo, ma è sicuramente una “causa scatenante”. Perchè il ritorno del regista, capitano e cervello biancorosso ha consentito a Serpini di tornare a quel 4-3-1-2 con cui la squadra si sente evidentemente molto più a proprio agio che non con la sperimentale difesa a 3. Un sistema di gioco che, per caratteristiche dei giocatori, il tecnico ha però confidato di vedere meno funzionale senza Mandelli, che lì davanti alla difesa accende una sorta di pilota automatico in grado di far muovere e girare tutta la squadra. 

Certo, se l’aretino Gaddini non avesse centrato il palo e Sorzi non avesse messo il piede sul tap-in, il rigore del potenziale 1-2 a fine primo tempo avrebbe probabilmente cambiato la storia di una partita che il Carpi è stato bravo ma anche fortunato a tenere aperta. Una fortuna che i biancorossi si sono però costruiti con l’applicazione e tanto sacrificio di squadra, metro dopo metro, minuto dopo minuto, recuperando palloni e soffrendo le mischie e la maggior forza fisica di un avversario - come molti - più strutturato per chili e centimetri. «Abbiamo fatto un primo tempo con tanto timore, con tante lacune, tanti errori tecnici, però un secondo da uomini veri, senza mollare un centimetro e cercando di non giocare sempre il nostro calcio ma ci sono momenti e momenti nell’arco di una stagione», certifica mister Serpini.

Nella battaglia sono così emerse le caratteristiche di Erik Gerbi, centravanti generoso e combattente, un Nicolò Contiliano che si esalta nel fango ed in parte - almeno nella ripresa - anche di un Matteo Figoli apparso finalmente in crescita. Un recupero, quello del centrocampista ex Pergolettese, Carrarese e Spezia con 140 presenze in C, fondamentale per sostituire chili, centimetri e intensità fisica di Forapani, che ha concluso la stagione per l’infortunio al ginocchio rimediato nell’allenamento di domenica. Una brutta tegola per un Carpi che si sta faticosamente ritrovando e che dovrà ora necessariamente passare dalla crescita degli altri fin qui comprimari come Amayah, Nardi e lo stesso Puletto per ridare corsa, dinamismo e alternative a centrocampo. Domenica sera (ore 19,45, ennesimo orario inedito) a Pineto sarà un altro bel banco di prova lontano dal Cabassi.

Sotto, il Pagellone di Carpi-Arezzo e la classifica generale del Premio Bruno Cucconi, che vede sempre Matteo Cortesi davanti a Matteo Sorzi e Mandelli.

 

IL PAGELLONE DI CARPI-AREZZO 2-1

   VOCE   TIFOSI   CARLINO   GAZZETTA   MEDIA 
Sorzi 7 6,5 6 7,5 6,75
Tcheuna 6 6,5 6,5 6,5 6,375
Zagnoni 6 6,5 6,5 6 6,25
Panelli 6 5,5 6,5 6 6
Verza 6 6 6 6 6
Contiliano 7 7 7 7 7
Mandelli 7,5 7 6,5 7,5 7,125
Figoli 6 6 6,5 6 6,125
Puletto 7 7 7,5 7 7,125
Saporetti 7 6,5 6,5 7 6,75
Gerbi 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5
Amayah 6,5 6,5 6 6,5 6,375
Sereni 7 6,5 6,5 7 6,75
Sall s.v. s.v. s.v. s.v. s.v.
Calanca s.v. s.v. s.v. s.v. s.v.

(segue)

CLASSIFICA GENERALE PREMIO BRUNO CUCCONI

  GARE MEDIA VOTO
Cortesi 6 6,68
Sorzi 12 6,66
Mandelli 8 6,43
Saporetti 11 6,28
Rossini 9 6,24
Panelli 8 6,20
Contiliano 12 6,17
Tcheuna 12 6,13
Verza 7 6,08
Zagnoni 12 6,08
Forapani 11 6,06
Sereni 6 6,06
Gerbi 12 6,01
Sall 10 6,01
Puletto 6 5,95
Amayah 6 5,87
Calanca 6 5,83
Stanzani 8 5,59
Figoli 7 5,58

 

CALCIATORI CON MENO DI 6 VALUTAZIONI MEDIE*

*metà delle gare giocate dalla squadra

  GARE MEDIA VOTO
Nardi 1 5,75
Mazzali 2 5,62
Cecotti 2 5,56