Carpi, adesso anche Serpini si aspetta di più: ''Basta regali''

Sabato al Cabassi (ore 15) arriva il Pontedera

Il Carpi torna al Cabassi e lo fa nel pomeriggio di sabato (ore 15) ospitando il Pontedera. Una prima sfida contro un avversario del proprio livello dopo i sette big-match contro altrettante grandi del campionato. Una gara che apre una fase del campionato a cui i biancorossi chiedono uno scatto più nei risultati che non nel gioco.

Mister Serpini, è una vigilia diversa rispetto alle prime sette sfide improbe?

«E’ una vigilia diversa, soprattutto perché nel post-partita di Pescara non sono stato leggerissimo. Non sono contento e ho alzato un po’ l’attenzione su alcune situazioni in cui abbiamo preso gol su errori clamorosi e troppo evidenti, con regali da parte nostra che non si possono ripetere. E alzando anche il livello sul cercare di fare qualcosa di più in termini di realizzazione ma soprattutto nel cercare di saltare l’uomo e trovare qualche soluzione in più da parte di qualcuno. Avevo fatto una tabella di punti da conquistare nelle prime 7 e l’abbiamo tutto sommato rispettata, anche se vedendo le prestazioni si poteva conquistare tanto di più. La tabella l’ho fatta anche per le prossime sette ed è molto ambiziosa: c’è bisogno di fare qualcosa di più non in termini di gioco, in cui secondo me abbiamo fatto molto bene, ma di scelte migliori in certe situazioni. Nessuno ha mai chiesto di uscire palla al piede se siamo pressati, si può anche far fare 60 metri al pallone e resteremmo lo stesso una squadra che gioca a calcio. E allo stesso modo serve un po’ più di determinazione in fase offensiva».

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L’assenza di Mandelli può aver pesato in questi errori?

«Sono stati errori fine a se stessi, troppo banali per essere veri. E sono un po’ gli errori dell’anno scorso, nonostante prerogative diverse. Se si prendono troppi gol perché passano 50 cross in area come a Chiavari è un conto, che diventa un altro se è per dei regali. E mi girano le scatole».

L’anno scorso la squadra fece quello scatto: deve succedere lo stesso?

«E’ un questione di spingere un pulsante: ci sono giocatori che stanno facendo ottime partite poi sbagliano un minuto a partita e costa sempre molto caro».

Il Pontedera che avversario è?

«E’ una squadra ambiziosa, visto che c’è malumore per la partenza. Hanno un attacco micidiale con quattro attaccanti molto forti tra fisicità e tecnica. Sono una squadra tosta, solida, che verticalizza sui due attaccanti e quindi bisogna stare attenti. Ci dobbiamo aspettare palloni in verticale veloci e bisogna essere messi bene».

Mandelli, Calanca e Panelli come stanno?

«Panelli sembra più vicino al suo stato di forma, aveva bisogno di trovare confidenza col contrasto. Sono tutti disponibili dal primo minuto tranne Cortesi».

L’assenza di Cortesi comporta riflessioni anche tattiche?

«Abbiamo abbondanza nel ruolo. Matteo (Cortesi, ndr) è stato importantissimo in queste prime partite e ci mancherà tanto, ma tra Sereni, Stanzani, Puletto e Nardi abbiamo alternative sulla trequarti con caratteristiche diverse. Bisognerà scegliere il giocatore giusto nelle partite giuste. Per Nardi e Puletto può essere un’opportunità».

Davanti ci sarà turnover?

«Più che turnover faccio scelte in base alla meritocrazia e a quello che vedo in allenamento».

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DAL CAMPO

Serpini recupera tutti gli effettivi ad eccezione di Cortesi. Ballottaggi tra Rossini e Panelli al centro della difesa e tra Sereni, Puletto e Nardi sulla trequarti. Nel Pontedera, in cui traballa la panchina di mister Agostini, è assente Guidi per una sospetta distorsione alla caviglia, oltre ai lungodegenti Sarpa e Marrone. Ballottaggi Espeche-Martinelli al centro della difesa, Cerretti-Gagliardi come braccetto destro, Pietra-Sala a centrocampo e Corona-Ragatzu al fianco di Italeng in avanti.