È stata presentata nei giorni scorsi, a tutti i soggetti coinvolti nell’accoglienza dei minori stranieri che giuntono in Italia non accompagnati, presenti sul territorio modenese, la procedura per il riconoscimento della loro età. Esiste infatti un preciso percorso, frutto della collaborazione tra Ausl, cui fa capo la procedura, e l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, in virtù della consolidata esperienza maturata in questi anni attraverso la prassi operativa, che prevede il coinvolgimento dei Comuni nonché di molti altri soggetti e delle forze dell’ordine, in primis Prefettura e Questura, e del Tribunale per i minorenni.
“Nella procedura – dichiara Andrea Fabbo, direttore Sociosanitario dell’Ausl - sono state individuate in modo molto dettagliato le varie fasi e anche le responsabilità dei diversi soggetti, al fine di garantire sempre l’interesse superiore del minore, ma allo stesso tempo con l’obiettivo di giungere a una determinazione certa della sua età, per potergli poi assicurare il corretto trattamento nel nostro paese. Fondamentale è stato, e lo sarà ancora, il contributo professionale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena che ci ha guidato nella definizione della procedura e che seguirà, ove fosse necessario, gli accertamenti di secondo livello. Voglio infine ricordare tutti i soggetti coinvolti nel percorso dell’accoglienza: la rete sul territorio modenese funziona grazie al contributo di ognuno”.
Alla presentazione, insieme ai professionisti Ausl, alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni dell’Emilia Romagna, a Prefettura e Questura, sono stati invitati anche il Comando provinciale dei Carabinieri, i rappresentanti della Polizia locale e dei Servizi sociali di tutti i territori e unioni dei comuni presenti in provincia e i servizi di mediazione interculturale.