L'Associazione Volontari Ospedalieri guarda al futuro

Il 18 settembre, una rappresentanza di Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) Carpi ha incontrato il sindaco Alberto Bellelli e l'assessore con delega alla sanità Tamara Calzolari per raccontare loro il vissuto dei volontari dall' inizio della pandemia ai giorni nostri e come alcuni dei tradizionali servizi dell'associazione si siano riconvertiti in altre attività, sempre utili alla comunità. 
«La paura e lo sgomento ci hanno veramente storditi e portato qualcuno di noi a pensare che fosse finita, che non saremmo mai più tornati al nostro abituale servizio in corsia, ad ascoltare, a fare compagnia agli ammalati e ad assisterli durante i pasti - ha commentato il presidente Roberto Andreotti - ma poi, sostenendoci a vicenda, abbiamo capito che potevamo e dovevamo prestare il nostro tempo e la nostra esperienza in altri servizi utili a tutti i cittadini, dando il nostro contributo per superare questa fase di emergenza. Grazie a qualche volontaria che ha saputo vincere la paura prima di altri, si è iniziato col fare qualche turno di servizio all’accettazione dell'hub vaccinale, dove oggi sono impegnati diversi volontari Avo e, tra questi, anche diversi ragazzi poco più che maggiorenni. Dal primo settembre siamo inoltre presenti con il servizio di accettazione all'entrata dell’ospedale di via Molinari, dalle 13 alle 19 e nelle mattine del sabato e della domenica».

Andreotti ha spiegato come questa presidenza intenda rinnovare e aggiornare la sezione carpigiana di Avo anche alla luce delle nuove disposizioni sul Terzo Settore. Primo dei tanti obiettivi sarà l’innesto di tanti giovani che possano dare continuità all’associazione e che, senza disperdere il patrimonio di esperienze maturato in 33 anni di servizio, diano nuova linfa a quel ciclo naturale che, in modo continuativo, prevede un alternarsi di giovani e veterani.

In un lungo e cordiale colloquio, il sindaco e l’assessore hanno analizzato gli scenari e gli sviluppi del prossimo futuro per quanto riguarda la sanità nazionale e in particolare quella carpigiana, auspicando una coprogettazione dei servizi per un’azione sinergica che preveda la condivisione di obiettivi con la cooperazione sociale e il mondo del volontariato.  In questo scenario si è convenuto sull’utilità delle associazioni, in particolare sulla presenza dei volontari Avo nelle nuove strutture sanitarie che verranno realizzate in città.