Il doposcuola per stranieri di due docenti volontarie, nel cortile del condominio

La scena è di quelle che si potrebbero vedere in qualunque villaggio africano o del sud est asiatico: giovani e ragazze, una con la bimba di quattro mesi, seduti all'aperto, raccolti in cerchio a fare scuola intorno a due tavoli. Solo che qui siamo in pieno centro città, nel sottoportico di un condominio privato. E a insegnare loro la lingua ci sono due signore di Carpi, pensionate, una ex docente con precedenti analoghi alla media Pio, entrambe volontarie. Loro, gli alunni, sono un gruppo di una mezza dozzina di richiedenti asilo fra i 18 e i 25 anni, una piccola parte di quelli distaccati a Carpi dalla Prefettura e affidati alla gestione della Cooperativa L'Angolo che li ospita in una casa presa in affitto. Vengono da Costa d'Avorio, Guinea, Senegal, Togo, Ghana e due dal Bangladesh. Seguono normalmente i corsi di alfabetizzazione di "Ero Straniero” e del Cpia, il Centro provinciale istruzione adulti, spiegano dalla Coop L'Angolo che li coordina, e alcuni sono stati anche adibiti a piccoli lavori su base volontaria, come i tre che la Cooperativa ha indirizzati a "Recuperandia”: «Ai corsi per apprendere l'italiano – precisano sempre dalla Coop L'Angolo – abbiamo voluto aggiungere queste lezioni complementari affidate a volontarie e che sono partite dal novembre scorso. Con l'estate, si è presentata l'opportunità di svolgere le lezioni in un luogo più fresco e siamo stati ben felici di accordare l'autorizzazione». segue