Una nuova cassa rapida per la Bottega Solidale di Porta Aperta "Cibùm". Realizzata con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e il contributo della Fondazione Crc, "è nata prima di tutto dalla necessità di dare a diversi utenti, persone con fragilità fisiche e psichiche di diversa natura ed entità, spesso accompagnati da educatori e operatori di Associazioni, oltre a donne in stato di gravidanza, non solo un accesso prioritario per un minor disagio, come già avviene, ma anche maggiore velocità nelle operazioni di cassa, liberando velocemente operatori socio sanitari ed educatori che li accompagnano e che hanno sempre diversi ‘accompagnamenti’ in agenda”, spiega Manuela Manzotti, coordinatrice del Centro Operativo Cibúm.
Il numero delle persone assistite, pur essendo altalenante in quanto legato a periodi di assistenza brevi (6 mesi) ma rinnovabili in caso di persistenza delle condizioni di difficoltà economica, è comunque in continuo aumento e ciò, in alcune occasioni, mette in difficoltà lo svolgimento in modo sciolto delle operazioni di vendita e di cassa, con conseguenti attese da parte degli utenti. La seconda cassa rapida aiuterà anche in questo caso rendendo più sciolto il flusso degli utenti.
“Abbiamo colto l’occasione del Bando ‘+Sociale’ dello scorso novembre della Fondazione Cassa Risparmio Carpi presentando un progetto in tal senso, che ha ottenuto anche il sostegno dell’allora Sindaco di Carpi. Con nostra enorme soddisfazione il progetto è stato accolto e grazie al contributo dedicatoci abbiamo potuto procedere all’acquisto di un nuovo portatile e di una ulteriore postazione di lavoro del software che gestisce le operazioni di magazzino e di vendita. Da parte nostra abbiamo aggiunto le ore di lavoro da parte degli operatori che hanno partecipato alla formazione e che, a loro volta, hanno formato gli ulteriori volontari che opereranno sulla nuova cassa. Ora è tutto pronto per dare inizio a questa piccola ma grande novità, ovvero un concreto sforzo per una migliore accoglienza degli utenti maggiormente fragili.”