Curato da Federconsumatori Modena presenta un quadro nero della situazione

Gioco d'azzardo: presentato ieri alla Camera il report nazionale di Federconsumatori

E' stato presentato ieri a Roma, alla Camera dei Deputati, il "libro nero" sul gioco d'azzardo in Italia realizzato da Federconsumatori e Cgil. Il documento, curato in particolare da Federcosumatori Modena che quest'anno ha raccolto i dati del gioco d'azzardo a Modena e provincia realizzando un drammatico report, evidenzia la gravità del fenomeno nel nostro paese, sia come volume d'affari sia come rilevanza sociale. "E' stata analizzata, nel dettaglio territoriale - chiosa Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena -, la fortissima crescita dell'azzardo online nel nostro paese, scoprendo che abbiamo più di un problema".

Il focus del documento verte sulle cifre del fenomeno online, sulla sua crescita apparentemente inarrestabile e sulle evidenti anomalie dei dati del gioco da remoto nel nostro Paese. "In Italia - rileva il "libro nero" sul gioco d'azzardo - innumerevoli sono i luoghi e le condizioni in cui si può giocare d’azzardo: slot machines, videolottery, gratta e vinci, scommesse sportive, lotto. Nel 2019 l’azzardo online rappresentava la metà di quanto giocato fisicamente. Nel 2020 i locali dell’azzardo sono stati chiusi per sei mesi a causa della pandemia, provocando il primo sorpasso del giocato online. Superamento confermato nel 2021, a fronte degli stessi mesi di chiusura. Nel 2022, senza più restrizioni di natura sanitaria, il gioco fisico è cresciuto moltissimo senza tuttavia raggiungere i livelli prepandemici. Il gioco online invece ha superato nel 2022 i 73 miliardi di euro, non solo confermando il sorpasso ma raddoppiando nei numeri rispetto al 2019. Nei primi sette mesi del 2023 si registra una ulteriore crescita del 10%, rendendo probabile il superamento degli 80 miliardi a fine anno, nel solo online".

"In una recente indagine di Federconsumatori Modena su un campione di oltre mille ragazzi delle Scuole Superiori modenesi - riporta testualmente il report nazionale -, è risultato che un terzo, quasi tutti minori, ha dimestichezza con l’azzardo. In ogni classe ci sono mediamente tre ragazzi (il 12% del campione) che vedono l’azzardo al centro del proprio futuro. Non pare esserci una questione di genere, con numeri che si spostano tra ragazzi e ragazze solo nell’attrazione che esercitano i diversi giochi. Comincia ad essere evidente che una serie di videogiochi, considerati innocui, predispongono all’azzardo fin dall’infanzia. È il caso di quei giochi che simulano vincite o che richiedono acquisti in app per continuare a giocare. Per i più giovani il sorpasso sul gioco fisico da parte del gambling da remoto è cosa avvenuta da tempo".