Le valutazioni di Cristiano Terenziani, carpigiano, presidente provinciale

Avis provinciale - 2020 anno terribile ma da record di donazioni

"In un anno terribile come questo appena concluso i nostri donatori e i nostri volontari sono riusciti a dare una riposta formidabile e davvero inimmaginabile. A fronte di tutte le avversità, le donazioni sono proseguite con costanza e puntualità: nel 2020, è stato realizzato il più elevato numero di donazioni mai raccolte nella storia dell’Avis Provinciale di Modena: 56.143 contro il precedente record del 2011 (56.075)".

E' quanto afferma Cristiano Terenziani, carpigiano, presidente provinciale dell'Associazione dei volontari italiani del sangue nella sua lettera aperta di inizio anno agli iscritti dell'associazione. Un anno terribile, il 2020, a causa della pandemia, ma, sotto il profilo della generosità dei donatori Avis, un anno da non cancellare.

"Ancora più importante è la tipologia delle donazioni effettuate - chiarisce Terenziani -: i prelievi di sangue (come richiesto, visto il calo dei consumi) si sono ridotti di 1.443 unità mentre quelli di plasma sono aumentati di 4.065; invariate le donazioni di piastrine che hanno raggiunto quota 1.900. Un esito importantissimo, soprattutto di qualità, al quale si aggiungono le prime donazioni di plasma iperimmune che hanno preso il via negli ultimi giorni dell’anno. Molto positivo è anche il numero dei nuovi donatori. 3.557 persone, nella nostra provincia, hanno fatto richiesta di iniziare a donare e 2.553 hanno già effettuato la prima donazione. Un risultato eccezionale dato che l’attività nelle scuole si è bruscamente interrotta e le attività di socializzazione quali feste e fiere sono state annullate o molto ridimensionate. Come sempre accade nella nostra attività, il risultato è il frutto dell’impegno di tante persone ognuna delle quali ha svolto al meglio il proprio ruolo. È stato così per i dirigenti ed i volontari delle varie sedi che pur in un momento difficile nel quale la situazione spingeva a chiudersi in casa, hanno comunque garantito la normale attività delle sedi e dei punti di raccolta effettuando le chiamate, raccogliendo le disponibilità di nuovi donatori e creando le condizioni per operare al meglio; per i nostri medici che hanno cercato di svolgere al meglio l’attività di selezione e di visita dei donatori e della refertazione degli esami; per gli infermieri ed il personale tecnico sempre presente nelle sedute di prelievo; del personale amministrativo addetto alla ricezione dei donatori e alle gestione delle documentazioni; dei dipendenti sempre sul pezzo anche quando costretti a lavorare da casa".

Alla fine della sua lettera, Terenziani passa ai ringraziamenti: "Non si può, quindi, che ringraziare di cuore tutti perché, ancora una volta, il grande cuore della nostra associazione ha fatto la differenza".