Adolescenti in rete: i consigli della psicologa Turuani in un percorso dell'Ausl rivolto ai genitori

I genitori lo sanno: il rapporto tra adolescenti e rete è uno dei punti più critici da affrontare con i propri figli, ma spesso non si hanno le competenze giuste per farlo. Le domande che assillano sono tante. Cosa succede ai nostri ragazzi cresciuti con la rete? Che posizione prendere come adulti? Come capire quando si tratta di un uso disfunzionale? L'iniziativa dal titolo “Adolescenti in rete: ostacolo o risorsa alla crescita?”, tenutasi ieri online con la psicologa e psicoterapeuta dell'istituto Minotauro di Milano Laura Turuani, aveva proprio l'obiettivo di aiutare i genitori a orientarsi in questo mare magnum. L'iniziativa rientra in un percorso formativo organizzato dall'Ausl di Modena in collaborazione con l'Ufficio scolastico territoriale e rivolto ai genitori sul tema del ritiro sociale. Il fenomeno, che consiste nel ritiro progressivo dei ragazzi dai contatti sociali sia dentro sia fuori il contesto scolastico, è emerso con evidenza negli anni scorsi e sta diventando dilagante anche a causa delle limitazioni connesse alla pandemia. Stime della Regione riferite al 2018 segnalano 68 casi di ritiri in provincia di Modena (di cui 43 nella scuola superiore, 15 alle medie e 10 alla scuola primaria). Detto questo, però, il ritiro sociale è colpa delle rete? «No - afferma la Turuani in modo netto - . E' da imputare a difficoltà relazionali pre-esistenti all'uso di Internet e che trovano nella rete un veicolo di fuga».

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