Gli scrutini rivelano più difficoltà per gli studenti del tecnico professionale

Vallauri e Da Vinci: Prime e Quarte selettive

Sbarramento già prima della maturità e più qui che al Fanti e Meucci

Non sono le classi Quinte a rappresentare un caso davvero sorprendente nel panorama degli istituti    superiori carpigiani. Lo si è scoperto per caso:    in realtà, il percorso che ci ha portati da via dello    Sport a ritroso lungo via Peruzzi era destinato a    scoprire quale fosse l’andamento dei successi scolastici    nelle classi Quarte e Quinte. Eppure, un dato    estraneo alla ricerca è spiccato tra gli altri. Certo,    per quanto riguarda la quantità di studenti ammessi    all’esame di maturità emerge il liceo Manfredo    Fanti, che su 321 studenti ne vede solo 3 nella    condizione di non poter accedere alla prova finale.    E non di poco conto è anche il risultato del Meucci    che ne totalizza “solo” 7 su un totale di dieci classi.    Il primato che fa riflettere, tuttavia, lo conquistano    l’istituto Vallauri e il Leonardo Da Vinci in alcune    delle classi Prime. Al Vallauri, sono solo tre in    una sezione da 29 allievi ad essere stati ammessi    direttamente all’anno successivo: tra i restanti si    contano otto sospesi (che rimandano a settembre    il verdetto definitivo), nove non ammessi a causa    dello scarso rendimento scolastico e nove per non    aver raggiunto il limite minimo di frequenza delle    lezioni. Stesso discorso per una Prima del Da Vinci,    dove su 25 studenti, sono cinque i sospesi e 13 i bocciati,    questi ultimi tutti per aver superato la soglia    massima di assenze in un anno. Fatta eccezione per    il liceo Fanti, dove è davvero esiguo il numero di non    ammessi e nella norma quello dei “rimandati” a    settembre, anche il Meucci rivela come le maggiori    difficoltà le incontrino in gran parte i ragazzi che    fanno il loro primo ingresso nella scuola superiore,    con classi nelle quali i promossi raggiungono a fatica    la metà del totale dei compagni arrivati a giugno    con difficoltà più o meno risolvibili. Si ribalta, allora,    il pensiero comune secondo il quale sia l’esame    di maturità il vero grande ostacolo che si frappone    tra i neo maggiorenni e una vita fatta, si spera,    di soddisfazioni. Lo sbarramento su cui insistere,    invece, lo si incontra già a 13-14 anni, quando ancora    si pensa di potersi permettere un andamento    scolastico sufficiente a passare all’anno successivo    in ragione dell’età giovane e inesperta, mentre il    mondo di oggi già richiede un impegno scolastico    serio e consapevole.       

 

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