Shell Eco-Marathon, sul podio anche il team dell'Itis Leonardo Da Vinci di Carpi

Nonostante le enormi difficoltà derivanti dalla pandemia, è riuscito a occupare il secondo gradino del podio, il team Zero C dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi. Nel corso di un’edizione tutta speciale, la scuola ha partecipato ancora una volta con successo alla trentaseiesima edizione della Shell Eco-Marathon Europe, manifestazione che da anni stimola i giovani delle scuole superiori e delle università di tutta Europa a ideare e costruire veicoli ad alta efficienza energetica (vince, infatti, non il mezzo più veloce, ma quello che consuma meno). Quest’anno, la competizione si è svolta in modalità digitale, per forza di cose. Al posto del tradizionale evento sui circuiti di gara, Shell ha infatti studiato un nuovo percorso per garantire alle squadre la possibilità di applicare e di dimostrare, seppur da remoto, le proprie competenze ingegneristiche premiando il loro impegno attraverso una serie di “challenge” in cui confrontarsi ottenendo punti per la classifica finale. Tra queste la Virtual Tech Inspection, una prova che chiedeva ai team partecipanti di fornire materiale multimediale tramite il quale presentare in lingua inglese il proprio veicolo come si fosse in procinto di entrare in pista, elencandone le specifiche tecniche richieste dal regolamento. Sono state oltre 400 le presentazioni pervenute da 37 Paesi: tra questi, il team Zero C dell’istituto carpigiano si è aggiudicato il secondo posto (dopo il Politecnico di Torino e prima della polacca Lublin University of Technology). 

«Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi - spiega il professor Stefano Covezzi, coordinatore del gruppo -. Insieme abbiamo girato un filmato (che doveva avere una durata massima di 7 minuti) tramite cui si presentava il nostro veicolo e i requisiti fondamentali che gli avrebbero consentito di partecipare a una gara su pista - denominato Escorpio (come il battello per uso bellico inventato da Leonardo da Vinci) -: peso, lunghezza, dimensioni, presenza di apparati di sicurezza, funzionamento della parte elettronica… tutte le caratteristiche che un commissario Shell avrebbe valutato dal vivo. La commissione giudicatrice ha poi valutato la chiarezza espositiva, il montaggio delle immagini, la completezza nelle informazioni. Il nostro prodotto è stato valutato molto positivamente: una bellissima soddisfazione». Non era un risultato cos’ scontato, nonostante i successi del team negli anni scorsi: le regole anti-Covid hanno tenuto gli studenti lontani dalla scuola per parecchio tempo. «Abbiamo lavorato a piccolissimi gruppi, con il contagocce – spiega Covezzi -. E’ stato un anno molto complicato per i progetti che, solitamente, prevedevano una certa coralità nella progettazione ed esecuzione. Senza contare che molti ragazzi si sono diplomati, mentre i più giovani hanno potuto frequentare in presenza solo in modo saltuario dunque il prossimo anno, dopo due anni di fermo, dovremo ricostruire il gruppo di lavoro. Ce la metteremo tutta».

 

(nella foto, un frame tratto dal video realizzato dal team carpigiano)