''La notte prima degli esami? Mistica''. Così i ragazzi di Carpi hanno vissuto la Maturità

Giro di opinioni tra i giovani studenti carpigiani dopo la consegna dei temi di Italiano

“Maturità t’avessi preso prima”, canta Antonello Venditti. Un traguardo, quello della Maturità da prendere il prima possibile, che si pongono anche i 770 ragazze e ragazzi di Carpi che questa mattina hanno iniziato i propri esami. Sui banchi di tutti e quattro gli istituti cittadini è stato oggi il turno del tema di Italiano, mentre domani toccherà al secondo scritto “di indirizzo”.  

Ungaretti e Pirandello, una riflessione sulla bomba atomica, l’elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini, “Riscoprire il silenzio” della giornalista Nicoletta Polla Mattiot, “L’Intuizione dei costituenti” della giurista Maria Agostina Cabiddu e una riflessione di Maurizio Caminito sull’era digitale sono i titoli con cui hanno si sono cimentati questa mattina anche gli studenti di Liceo Fanti, Iti Da Vinci, Ipsia Vallauri e Iis Meucci. 

 

 

Davanti al Fanti c’è un capannello di una quindicina di studenti che si confrontano sulle tracce scelte: «Mi sono cimentato con il tema di letteratura su Ungaretti, non sono una cima a scrivere ma sono soddisfatto – racconta Nicola Lugli, quinta indirizzo Scienze applicate del Fanti –. Emozioni? Ero abbastanza tranquillo e i professori non ci hanno messo ansia, c’era rispetto della prova ma ci hanno messo a nostro agio». «Io ho fatto la traccia che più mi sentivo – dice Eleonora della Quinta G del Liceo –. Ero molto tesa ieri sera, poi stamattina è andata inaspettatamente molto meglio».

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Qualche centinaio di metri più in là, un gruppetto di tre giovani commenta la Maturità fuori dall’Iti Da Vinci: «Ho scelto il tema sulla Guerra fredda – dice Lorenzo La Torre della Quinta C Informatica –. Molte delle altre tracce non mi piacevano, mi trovo meglio con la Storia e la Geografia. Emozioni? Mi faccio prendere abbastanza dal sentimento ma stavolta sono stato tranquillo, ero sicuro di me stesso, anche per domani per la seconda prova. Oggi ripassiamo ma andrà bene».

Sono quasi le 15 ma fuori dal Meucci ci sono ancora alcune studentesse, alle prese come tutti i colleghi d’Italia con confronti, chiacchiere e condivisione della prima mattinata di esami: «E’ andata bene, le tracce erano diverse, mi sono concentrata sul tema sulle imperfezioni nella società tratto da Rita Leva Montalcini – racconta Daria –. Stamattina eravamo piene di ansia, poi una volta che si inizia a scrivere ci si tranquillizza. Domani abbiamo Economia aziendale come secondo scritto, sarà un po’ più difficile di Italiano – le fa eco la collega Denise –. Poi toccherà gli orali, siamo stati fortunati perchè siamo state sorteggiate come seconda classe e quindi iniziando a luglio avremo una settimana in più per studiare». Il grande dilemma che da sempre attanaglia i maturandi: meglio tempo in più per prepararsi o finire subito e andare in vacanza? «La mia classe parte prima, preferisco perchè così me li levo subito e con meno ansia e caldo. Certo, avere tempo in più per studiare sarebbe bello», dicono in coro Samira, Denise e Laura.

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Sorridenti davanti al Vallauri ecco Lorenzo, Chen e Promise, freschi di consegna dei loro temi: «Io ho scelto il tema sul silenzio – racconta Promise – E’ stato un bel tema ma mi sono preso tutte le sei ore, ho perso troppo tempo con la brutta. Io invece ho fatto il tema su come i social e i blog hanno influenzato la scrittura diaristica – spiega Chen –. Un tema carino ma non divertente, preferivo l’intelligenza artificiale che ci aspettavamo tutti. Ci aspettavamo qualcosa di meglio dall’attualità – conferma  Lorenzo –. Ho scelto Ungaretti, per fortuna sono usciti scrittori italiani molto noti come lui e Pirandello perchè i temi di attualità quest’anno erano veramente difficili. La notte prima degli esami? Avevo molta ansia, sono andato a dormire alle 3, stamattina mi sono svegliato, ho bevuto una Redbull e sono venuto a scuola – dice uno –. Frizzante, mi svegliavo ogni due ore – gli fa eco l’amico –. Notte mistica», conclude poeticamente il terzo. E domani? «Abbiamo la prova di laboratorio, la più difficile, ci sarà da sudare più che agli orali».

Per tutti loro, le notti prima degli esami non sono ancora finite. Ma la prima è alle spalle. In bocca al lupo, ragazzi.