Dopo 14 mesi trascorsi senza soluzioni adeguate

Scuola: petizione dei genitori per chiedere il potenziamento del trasporto pubblico scolastico

Dopo una sola settimana di doppi turni a scuola – ingressi scaglionati organizzati per consentire agli studenti di frequentare le lezioni tra il 60 e il 70 per cento in presenza senza affollare i trasporti pubblici, a fronte di una capienza dei mezzi ridotta al 50 per cento – ecco il dietro front, sollecitato in particolar modo dalla ridda di proteste di ragazzi e genitori che lamentavano sacrifici e difficoltà nell’organizzazione quotidiana. Si torna in aula, dunque, con un turno unico con ingresso alle 8 del mattino, essendo stato ripristinato il tradizionale. Ciononostante e, anzi, a supporto di una serie di provvedimenti che si vorrebbero presi entro settembre, diversi genitori e studenti degli Istituti Superiori delle province di Modena e Reggio Emilia hanno inviato ieri una lettera all’indirizzo del Presidente del Consiglio Mario Draghi, del Ministro dei Trasporti Enrico Giovannini, del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, del Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, dei Presidenti delle province di Modena e Reggio Emilia e dei Sindaci dei Comuni. 

 

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“Chiediamo una rapida soluzione all'inadeguatezza del sistema dei trasporti scolastici – si legge nel testo che è anche una petizione sottoscrivibile all’indirizzo https://www.change.org/p/al-presidente-del-consiglio-mario-draghi-chiediamo-una-rapida-soluzione-all-inadeguatezza-del-sistema-dei-trasporti-scolastici –. È dall’inizio dell’emergenza Covid-19 che assistiamo impotenti allo spettacolo vergognoso di una scuola pubblica bloccata dai vincoli imposti dall’inadeguatezza del sistema dei trasporti scolastici provinciali: un problema già presente prima del virus, ma inaspritosi a seguito dei protocolli pandemici. Con l’ordinanza prefettizia del 23/04/2021, che costringeva le scuole dei nostri territori a rimodulare calendari e attività sulla base di due insostenibili fasce di orario, abbiamo raggiunto il culmine: i trasporti dettano i tempi della scuola e tutto a causa esclusivamente dalla mancanza di un numero adeguato di mezzi di trasporto pubblico scolastico. Ora in provincia di Modena il “buonsenso” ha prevalso (lo attendiamo anche per Reggio Emilia) e per quest’anno l’anomalia è rientrata, ma la soluzione individuata chiede di nuovo alla scuola e alle famiglie di farsi carico delle carenze del trasporto scolastico. E’ quindi ora di dire basta! Viviamo in due province con un PIL molto sostenuto, Modena si gloria di essere il centro della Motor Valley, esportiamo nel mondo milioni di automobili eppure proprio qui mancano i mezzi di trasporto scolastico perché in 14 mesi di emergenza e consultazioni nessuno è riuscito a metterne a disposizione un numero adeguato? Esprimendo il nostro ringraziamento e vicinanza ai Dirigenti e al personale scolastico che, a scuola come nei tavoli istituzionali, in questi mesi sono stati chiamati a un impegno continuo per assicurare il miglior livello possibile di servizio scolastico e in totale vicinanza alle giuste proteste degli studenti, chiediamo oggi che venga garantito ogni sforzo per giungere all’immediata e definitiva soluzione del problema attraverso il potenziamento del servizio di trasporto scolastico per evitare di ritrovarci di nuovo tra cinque mesi, alla ripresa delle attività scolastiche, a supplicare per una tratta o un orario in più: non lo chiediamo per interesse, ma per quel senso civico che ci spinge a lottare per garantire ai nostri figli il diritto alla migliore istruzione possibile sancito dalla Costituzione”. 

 

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“Occorre avviare un confronto urgente, coinvolgendo il mondo della scuola e le forze sociali, affinché il prossimo anno scolastico possa avviarsi e svolgersi serenamente e in sicurezza”, lo hanno chiesto anche il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei e il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in una lettera inviata giovedì scorso al presidente del Consiglio Draghi e al ministro Bianchi.
“Nei mesi scorsi - si legge nella lettera – sono stati messi in campo sforzi senza precedenti per potenziare la flotta dei mezzi pubblici tuttavia, oltre un certo limite non è possibile andare per oggettive carenze di mezzi, di infrastrutture e di disponibilità di personale all’interno del trasporto pubblico locale. Grazie alle vaccinazioni, in futuro le soluzioni saranno più facili da trovare ma, allo stesso tempo, è necessario riflettere da ora su come far funzionare al meglio la scuola. Gli studenti delle scuole secondarie superiori sono stati costretti a continui cambiamenti dei modi e nei tempi di vita; servono, quindi, tutti gli sforzi affinché ragazzi e ragazze, docenti e personale ausiliario, in ogni ordine e grado della scuola possano affrontare serenamente la fine dell’anno scolastico e si possa pianificare il miglior avvio per il prossimo”.