Da una parte solleva il dubbio che, a fronte del potenziamento di Baggiovara come ospedale anti Covid, Carpi venga "...ulteriormente depotenziata e tutto verrà spostato verso Modena”, riducendo il Ramazzini a un poliambulatorio. Dall'altra la convinzione che, non essendo in grado di costituire un'entità autonoma di fronte all'avanzata “metropolitana” di Modena («Due ospedali, una prefettura, una università...») sarebbe forse “più efficiente trasformare Carpi in una sorta di importante quartiere di Modena investendo sui collegamenti, magari attraverso la realizzazione di una metropolitana”. Intervistato questa mattina sul settimanale di Radio Bruno, Giorgio Verrini, medico del Ramazzini a riposo, già candidato sindaco di Carpi Futura e attualmente referente per Carpi di Azione di Carlo Calenda pare indeciso tra il contrastare il "depotenziamento” sanitario di Carpi e il conseguente spostamento di tutto verso Modena e l'accettazione rassegnata della città di diventare un quartiere della stessa Modena. Una indicazione, quest'ultima, che per il versante sanitario si tradurrebbe nella trasformazione del Ramazzini in "un grande e qualificato centro di primo soccorso, mentre del resto delle patologie si potrebbero fare carico le strutture ospedaliere modenesi”.