Ordine dei medici Modena: Carlo Curatola confermato presidente

Carlo Curatola (nella foto) è stato confermato presidente dell’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena. L’elezione è avvenuta ieri sera – mercoledì 25 settembre - nella prima seduta del neoeletto consiglio direttivo. Laura Casari, Letizia Angeli e Stefano Reggiani tornano a ricoprire rispettivamente le cariche di vicepresidente, segretario e tesoriere. Roberto Gozzi è stato confermato presidente dell’Albo odontoiatri.
Le elezioni per il rinnovo del consiglio e del collegio dei revisori dei conti dell’Ordine sono state vinte dalla lista “Medici Uniti”. Una compagine che ben rappresenta le molteplici anime della professione e mette in campo una squadra nell’ottica del ricambio generazionale e della parità di genere. segue

Oltre a Curatola, i componenti del nuovo consiglio direttivo sono il solierese Andrea Bergomi, la carpigiana Catia Carretti, Letizia Angeli, Laura Casari, Maria Teresa Donini, Stefano Guicciardi, Salvatore Lucanto, Claudia Omarini, Giuseppe Stefano Pezzuto, Alberto Pizzo, Stefano Reggiani, Gabriele Romani, Sara Roversi e Vito Simonetti. Entrano nel consiglio Roberto Gozzi e Mario Caliandro, i primi due componenti eletti nella commissione Albo odontoiatri. Della commissione fanno parte anche Francesca Braghiroli, Alessandra Odorici e Luca Cantoni. Infine, il collegio dei revisori dei conti è composto da Luca Giannetti, Nenee Sene e Domenico Lomonaco, medico del lavoro presente anche a Carpi.

«Siamo pronti a reinvestire la nostra passione e le nostre competenze per i prossimi quattro anni per superare insieme le sfide che la professione medica si trova ad affrontare in un sistema sanitario in profonda crisi – dichiara Curatola ringraziando i medici che hanno partecipato alle votazioni – Consolideremo il nostro impegno per fermare la violenza insieme alle istituzioni che vorranno seguire il solco tracciato dal nostro Ordine in questi anni. Continueremo a lavorare per diffondere nella società un’immagine pulita e autorevole del professionista medico difendendola da quella proposta da una deriva culturale più vicina alle aspettative del “tutto e subito” stile “Amazon” che alla realtà. Su questo ci aspettiamo che la politica si schieri con decisione dalla nostra parte».