Il raccordo per gli ascensori porta barelle: un cantiere che dura da 5 anni

Non interessa più finire la torre da un milione?

Si dirà che è un nostro pallino, quasi una ossessione. Può essere. Sta di fatto che, a parte Voce, nessuno sembra interessarsi più del mancato completamento della torre di raccordo dell’ospedale Ramazzini, quella che doveva ospitare gli ascensori per le barelle (e per i barellati) destinate alle sale operatorie del nosocomio. Un’opera definita a suo tempo “importante” e “urgente” dalla nostra Ausl ma che evidentemente non era né importante né urgente considerato che anni e anni dopo l’avvio dei lavori, non è ancora entrata in funzione e anzi rimane al palo. Una realizzazione, alla prova dei fatti, del tutto ininfluente sul corretto andamento delle operazioni sanitarie ospedaliere che sono andate avanti regolarmente per tutti questi anni e anche durante la prima fase acuta della pandemia da Covid-19 senza che nessuno si sia sentito in dovere (noi esclusi) di sollevare il problema che si riassume in questo: perché stanziare la non indifferente somma di un milione di euro per un’opera né importante né urgente? Che fosse “necessaria” solo al momento in cui si è rilevata l’oggettiva carenza di ascen- sori all’ospedale Ramazzini? Che si sia constatato succes- sivamente che alla fin fine se ne poteva fare a meno? Che ci si sia rassegnati a non vedere mai la fine lavori perché tanto nessuno ha mai preteso tutto questo?

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