Il punto sulla situazione delle infezioni trasmesse dalle zanzare l'ha fatto oggi la responsabile Ausl di Igiene Pubblica

La Dengue a Cavezzo: 'quasi un focolaio, ma dobbiamo approfondire', dice l'Ausl

I tre casi di infezione virale da Denque registrati in questi giorni a Cavezzo hanno allertato le autorità sanitarie locali che, dopo aver diramato disposizioni a tutti i Comuni della provincia per adeguata profilassi, questa mattina hanno fatto il punto della situazione su Dengue e West Nile, le due malattie trasmesse dalla zanzara. "Quando i casi di infezione sono più di uno - ha precisato la dottoressa Alessandra Fantuzzi, responsabile del servizio di Igiene Pubblica dell'Ausl - si può già parlare tecnicamente di "focolaio". Tuttavia, nei casi registrati a Cavezzo non siamo ancora in grado di poter accertare se vi siano stati contatti tra i vari soggetti interessati o se si è trattato di tre casi distinti ed isolati. Siamo invece abbastanza sicuri che si tratti di casi "autoctoni", cioè non importanti da viaggi all'estero". Per quanto riguarda l'infezione da West Nile, ormai si tratta di una malattia che ha preso piede anche da noi. 

L'Ausl ha confermato che i decessi da virus West Nile in provincia di Modena sono 6: l’ultima vittima è un 68enne modenese, già affetto da una malattia pregressa. In totale sono 43 i casi confermati. In seguito alla segnalazione di casi di Dengue, così come previsto dal Piano regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi, il servizio di Igiene Pubblica ha immediatamente contattato il Comune di Cavezzo che proseguirà con gli interventi di disinfestazione straordinaria già in corso. "Contemporaneamente, professionisti Ausl in possesso di un cartellino di riconoscimento dell’Azienda sanitaria – precisa l'Ausl - saranno operativi per diversi giorni nell’area di residenza dei casi di Dengue accertato nei giorni scorsi, per interventi porta a porta attraverso i quali forniranno informazioni ai cittadini sulle misure di prevenzione e protezione. È infatti fondamentale, anche in questa fine di estate caratterizzata dall’alternanza di piogge e giornate calde, continuare a ridurre la presenza di possibili focolai e, al tempo stesso, proteggersi dalle punture sia di zanzare comuni che di zanzare tigre".

(Nella foto: la dottoressa Alessandra Fantuzzi)