A Carpi una seconda giornata di screening gratuito contro l'Hpv

Dopo l’avvio di “Guardaci dentro”, la campagna di sensibilizzazione lanciata a giugno per la prevenzione e l’informazione sull’Hpv (Human papillomavirus) anale, e le tante richieste di consulenza gratuita, il 10 luglio arriva una seconda giornata dedicata alla sensibilizzazione e alla prevenzione presso la Clinica Tarabini di Carpi. Per poter usufruire della consulenza gratuita, è necessario prenotarsi sul sito clinicatarabini.it, o chiamare dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19,30, il numero 059.696113 oppure scrivere una email a hpvfight@clinicatarabini.it

 

L’infezione da Hpv, che si può trasmettere attraverso il contatto delle mucose, della pelle e con i rapporti sessuali, è la malattia sessualmente trasmessa più comune al mondo e il papillomavirus è il secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo. Può essere infatti causa di tumori alla cervice uterina, all’ano, alla vagina, alla vulva, al pene, alla cavità orale, alla faringe e alla laringe. Ogni anno, solo in Italia, vengono diagnosticati circa 5mila nuovi casi di tumore da Hpv di cui oltre mille all’ano. 

«Le stime ci dicono che 4 persone su 5, nell’arco della vita, vengono infettate dall’Hpv. Lo strumento di prevenzione più importante che abbiamo a disposizione è rappresentato dalla vaccinazione, fortemente raccomandata a tutti gli adolescenti di entrambi i sessi, e quella di ultima generazione è in grado di impedire il contagio della quasi totalità dei ceppi responsabili di tumori. Essere informati e fare sensibilizzazione sui possibili contagi da Hpv è quanto mai importante, visto che i numeri stanno aumentando», spiega il dottor Afshin Heydari, chirurgo esperto in proctologia e specializzato nella gestione delle patologie correlate all’Hpv, sottolineando che una diagnosi precoce può fare la differenza nell’individuare eventuali lesioni precancerose della regione anale. 

«L’Hpv si trasmette facilmente con il contatto di cute e mucose, in particolare nel rapporto sessuale. I rapporti sessuali protetti limitano la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse, inclusa quella da Hpv. Il profilattico è un mezzo di protezione per l'infezione da Hpv. Purtroppo, però, contrariamente ad altre infezioni, non è in grado di evitare completamente il rischio di contagio perché non copre tutte le aree di contatto, ma di certo abbassa la percentuale del rischio, quantomeno per altre malattie sessualmente trasmesse», continua il dottor Heydari che, tornando sul rischio di cancro all’ano, causato da Hpv, suggerisce di fare prevenzione per individuare tempestivamente eventuali lesioni precancerose all’ano, non visibili dall’esterno. 

Cosa viene fatto durante la giornata gratuita di prevenzione? «Si valutano i sintomi e i comportamenti della persona e viene fatta un’appropriata indagine diagnostica mediante anoscopia con mezzo di contrasto per verificare la presenza di lesioni che debbano poi essere indagate in modo più approfondito», conclude Heydari.