All'Alpino Agostino Marcazzan, "andato avanti" nell'aprile del 1986 sarà consegnata "alla memoria" una medaglia d'onore del Presidente della Repubblica quale riconoscimento del periodo di deportazione trascorso nei campi di lavoro coatto nazisti durante la seconda guerra mondiale. Il riconoscimento sarà consegnato questa sera dal Prefetto di Modena, Alessandra Camporota, al figlio del decorato, Leonardo Marcazzan, consigliere comunale a Carpi, durante una cerimonia organizzata in Cittadella dalla scuola media Marconi di Modena.
Agostino Marcazzan era nato a San Giovanni Ilarione il 23 settembre 1923 ed è deceduto, a soli 62 anni, a San Giovanni Ilarione il 20 aprile 1986. Richiamato alle armi il 9 gennaio 1943 , a soli 19 anni, fu arruolato come artigliere alpino e assegnato al 2° Reggimento Artiglieria Alpina Gruppo “Vicenza” 19^ batteria. Fu catturato a Merano il 12 settembre 1943 dalle truppe tedesche e destinato in Germania e subito condotto nel campo di concentramento Brauscheigds-Stalag XI B/Z Belsen (Soltau) e successivamente smistato per il lavoro nella zona, dove rimase fino alla liberazione avvenuta il 12 aprile 1945 da parte delle truppe americane. Durante la prigionia svolse l’attività di lavoratore coatto in una fabbrica di motori per aerei, dedito in particolare alla levigatura delle ali degli aerei. Rischiò la morte per alcuni errori nel suo primo approccio al particolare lavoro (Gli dissero: “ prossimo errore Kaput”). La prigionia fu particolarmente dura e spietata a causa delle lunghe e dure ore di lavoro (13 ore) giornaliere, e delle disumane condizioni di vita, oltre al cibo scarso e privo di sostanza, paragonabile alla condizione di schiavitù. Dopo la guerra emigrò più volte in Francia come lavoratore stagionale. Fu mezzadro assieme ai suoi fratelli per alcuni anni a Casaleone prima di trasferirsi, per un periodo, a Sozzigalli di Soliera, dopo aver acquistato, assieme ai fratelli, 40 biolche di terra. Padre di 4 figli, pur provenendo da umili origini ha permesso che due di loro conseguissero la laurea, uno in legge (Leonardo) e uno in medicina.