La famiglia ha autorizzato la donazione di alcuni organi dello scomparso insegnante

Stamane i funerali a Sassuolo di Matteo Ferrari, musicista e docente delle Pio

Questa mattina, presso la chiesa parrocchiale di San Giorgio a Sassuolo, si sono svolti i funerali del musicista e docente delle Medie Pio di Carpi, Matteo Ferrari.  La chiesa non è riuscita a contenere tutte le persone presenti che hanno voluto stringersi al dolore della moglie Silvia, del figlio Nicolò e della mamma Giovanna per l’improvvisa e prematura scomparsa, lo scorso martedì, a soli cinquantuno anni di Matteo Ferrari. C’erano i suoi alunni della sezione a indirizzo musicale della Scuola Secondaria di I° grado “Alberto Pio” di Carpi e i colleghi di lavoro insieme alla Dirigente scolastica Antonella De Ienner.

Presente anche una rappresentanza dell’Orchestra Scià Scià della Nazareno Cooperative, con cui il musicista collaborava da anni per il Festival Internazionale Delle Abilità Differenti., Andrea Candeli, con cui formava il noto “Duo Sconcerto” ed i componenti dell’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane di Sassuolo con la quale collaborava a numerosi spettacoli ogni anno, soprattutto di opere e operette in tutta Italia, in Francia e Svizzera. Presenti, infine, anche il Corpo Bandistico La sapienza, dove Ferrari insegnava, il noto soprano Renata Campanella che ha cantato per lui durante la Messa ed alcuni suoi commossi studenti della Scuola Alberto Pio di Carpi che hanno suonato il brano “Fratello sole, Sorella Luna”.

“Matteo Ferrari ha donato solo cose belle - ha concluso il sacerdote celebrante, dopo le tante testimonianze di affetto - fin da giovane ci ha insegnato la professionalità, il valore dell’impegno, del sacrifico, dello studio, tutto ciò insieme a tantissima umanità, all’attenzione all’altro, alla capacità di trovare risorse positive in ogni tempo. Cose belle sono state la sua genialità, la simpatia, la capacità di coltivare l’entusiasmo in tutto ciò che faceva”. E l’ultima cosa bella che la sua famiglia ha fatto per lui è stato donare i suoi organi.