La petizione nazionale sottoscritta e sostenuta da Marco Solieri

Mettere d'accordo saldi e clima

Ripensare le date in funzione dello spostamento in avanti delle stagioni e della conseguente sfasatura con le svendite finali, sostiene il contitolare di Sir Andrew's. Problema per i negozi anche la concorrenza dell'e-commerce con sconti tutto l'anno

Non esistono più le mezze stagioni, dice il famoso luogo comune. Ma ultimamente, a quanto pare, neppure le stagioni. Stiamo assistendo a cambiamenti climatici che, oltre ad avere pesanti ripercussioni sull’ambiente, condizionano anche altri settori economici, come per esempio la moda. Il freddo, che di solito dovrebbe farsi sentire già in autunno, arriva in ritardo (quest’anno, soltanto pochi giorni fa) e spesso a brevi ondate: le stagioni si sono “spostate” in avanti e di conseguenza anche gli acquisti. Un tempo ottobre era il mese dello shopping invernale (cappotti, piumini, giacconi, maglioni): quest’anno, con le temperature elevate quasi estive, l’ultimo dei pensieri era entrare in un negozio per comprare un capospalla pesante. Lo stesso, anche se in maniera più attenuata, succede in estate: il caldo arriva tardi e poi si protrae fino ad autunno inoltrato. Un fenomeno che sta condizionando pesantemente un settore, quello della moda, già impantanato in una crisi stagnante nonché storicamente legato alla ciclicità delle stagioni con le tradizionali due collezioni programmate dell’autunno- inverno e della primavera-estate.

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