Vita e musiche di 25 anni

Da Modugno al trionfo ai Mondiali di Spagna, passando per le rivoluzioni industriali, quelle studentesche del Sessantotto, gli attentati terroristici e le melodie armoniche di Lucio Dalla. La musica è il filo conduttore che racconta 25 anni della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro d’Italia nella mostra “Noi… non erano solo canzonette” allestita fino al 12 aprile a palazzo Belloni, nel centro storico di Bologna. La mostra si snoda tra fotografie e canzoni (un centinaio) a documentare il periodo che va dal 1958 al 1982 in una grande rappresentazione della storia italiana nella quale la musica d’autore diventa strumento di esplorazione e interpretazione delle grandi trasformazioni che caratterizzarono quegli anni. La musica di uno specifico periodo storico va di pari passo con la letteratura, l’arte, l’architettura; la politica di quel tempo e una canzone, non meno di un libro o di un dipinto, riflettono il momento in cui è stata immaginata, scritta e cantata. Comunica l’urgenza di una protesta, la forza di un ideale o il tormento di un amore: dai grandi avvenimenti alla semplice vita quotidiana, la musica narra, descrive e fissa nella memoria. “Non esistono canzonette, infatti, solo canzoni – annotano i curatori dell’evento Gianpaolo Brusini, Giovanni De Luna e Lucio Salvini, che hanno lavorato alla realizzazione dell’evento con la collaborazione di Fabri Fibra, Vittorio Nocenzi, Giorgio Olmoti e Omar Pedrini – e per questo motivo sono state trattate per quello che sono: contributi culturali di importanza critica per il passato, il presente e il futuro della nostra società”. Il percorso espositivo è suddiviso in undici aree tematiche in grado di coinvolgere non soltanto chi ha vissuto quegli anni in prima persona, ma anche le giovani generazioni.