La constatazione del rappresentante di filati Marco Vicenzi

Due stagioni a rischio con l'infezione in Italia

All'origine anche del mancato rientro delle produzioni finora delocalizzate

Abbiamo già letto – e ne ha scritto anche Voce nelle scorse settimane – come (e quanto) il Coronavirus stia bloccando la filiera del tessile-abbigliamento. La situazione è confusa, in perenne evoluzione e la risposta all’emergenza pure. Come se non bastasse, il settore moda per adesso non è stato inserito dal Governo nel “Decreto Cura Italia” tra quelli maggiormente colpiti dalla crisi (come, per esempio, il turismo e i trasporti). La realtà invece è che il settore rischia di perdere questa stagione e la prossima. Ora le aziende hanno migliaia di capi in magazzino che i negozi non vogliono perché sono chiusi. E la campagna vendite per l’autunno-inverno è ferma.A essere a rischio, come sempre, è la filiera produttiva fatta da tante piccole e medie imprese, da ditte a conduzione famigliare, da laboratori artigiani che rappresentano l’eccellenza del saper fare e della tradizione manifatturiera italiana. All’inizio dell’emergenza, quando il Covid19 era diffuso soltanto in Cina, si pensava ci sarebbe stato un ritorno alle produzioni italiane, ma poi, con la propagazione del virus in Europa e in Italia, questa speranza è andata via via affievolendosi. Anche le filature italiane quindi se la passano male, come ci spiega Marco Vicenzi, rappresentante carpigiano di filati che lavora per aziende leader del settore, come per esempio il gruppo Italiana Filati di Prato. «Oggi la maggior parte dei filati vengono importati dalla Cina – dice –; con il blocco delle aziende laggiù si prevedeva un incremento del lavoro per le nostre filature, ma purtroppo con la diffusione dell’epidemia anche qui da noi, con la chiusura dei negozi, la frenata delle esportazioni e oggi anche con lo stop delle produzioni delle fabbriche, si è fermato tutto pure in Italia perché è crollata la richiesta».Il problema è che la moda va a cicli e si lavora “in proiezione”: adesso le filature sarebbero nel pieno delle produzioni per le collezioni invernali, che però sono a rischio perché le imprese hanno fermato gli ordini, visto il momento di incertezza.

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