Lo stilista titolare della B Design di Carpi ha ricevuto il riconoscimento a Taormina

Cristiano Burani premiato con il Tao Award per la Moda 2021

Un riconoscimento inaspettato, ma molto apprezzato perché arriva in un momento difficilissimo per le piccole realtà della moda come la sua. Nei giorni scorsi Cristiano Burani, stilista fondatore del marchio che prende il suo nome e titolare dell’azienda che lo produce, la B Design di Carpi, ha ricevuto il Tao Award per la Moda edizione 2021. La premiazione si è svolta nella suggestiva cornice del Teatro Antico di Taormina, alla presenza di ospiti internazionali legati al mondo della moda e dello showbiz: Simone Marchetti, direttore editoriale europeo di Vanity Fair, la top model Nadege, l’attrice Yvonne Sciò, l’archistar Piero Lissoni e il talent scout di modelle Piero Piazzi. La serata, condotta dalla giornalista Cinzia Malvini e organizzata da Agata Patrizia Saccone, prossimamente sarà trasmessa sul canale LA7.

I Tao Awards vengono assegnati ogni anno dalla Regione Sicilia a personaggi che si sono distinti nel campo della letteratura, dell’architettura, della moda, del cinema e della musica. Lo stilista reggiano ha ricevuto il premio da Mario Boselli, presidente onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana, uno dei primi a credere nel suo talento e a farlo sfilare in passerella alla fashion week milanese. Un premio che, sottolinea Burani, arriva in un periodo davvero complicato per la sua azienda e per la moda in generale. «Sono onorato di ricevere questo prestigioso premio in una terra e in un contesto così bello, culla della civiltà e tappa obbligata del Grand Tour dei primi del Novecento – afferma il designer –. Per me è il riconoscimento di anni di duro lavoro e il segnale che una realtà completamente autofinanziata e autogestita richiama l’interesse di stampa e buyers. Dedico questo premio a tutte le persone che lavorano con me dal primo giorno in cui ho intrapreso questa bellissima avventura».

Ricordiamo che Cristiano Burani si è avvicinato alla moda relativamente tardi e seguendo un percorso inusuale (leggi qui). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia, ha cambiato decisamente rotta, assecondando la sua passione di sempre. Si è diplomato in Fashion Design alla prestigiosa “Parsons School” di New York e poi ha lavorato come stilista per griffe come Donna Karan, La Perla, Blumarine e Versace, fino a mettersi in proprio, circa 12 anni fa, fondando la sua collezione Cristiano Burani e continuando, tuttavia, a lavorare come fashion designer freelance per importanti marchi italiani e internazionali.

Negli ultimi mesi, in piena pandemia, è tornato a indossare il camice da medico (o meglio, la tua di protezione) per effettuare tamponi e vaccini. «A dicembre del 2020 l’Ordine ha scritto a noi medici per chiedere la nostra disponibilità – racconta Burani –. Ho accettato volentieri e per cinque mesi ho prestato servizio come volontario per effettuare vaccini e tamponi. E’ stato il mio modo per aiutare in questa situazione di emergenza, non ho fatto niente di speciale – si schermisce –. E poi con il lavoro era un periodo un po’ fermo, purtroppo».

Burani ha portato sul palco del Teatro Antico di Taormina dodici look della collezione pre-fall 2021. Creazioni che hanno mostrato, come sempre, una grande ricerca su materiali e volumi, ricami e lavorazioni manuali che sono tipiche dell’artigianalità e del saper fare del distretto carpigiano dove ha sede la sua B Design. Distretto che però, a causa del Covid, ha subito un’ulteriore batosta.

«La subfornitura sta soffrendo, diversi laboratori con cui collaboro hanno chiuso o sono a rischio – spiega con rammarico –. E anche le piccole aziende come la mia fanno fatica; noi ci salviamo grazie alla consulenza e alla prototipia, ma abbiamo dovuto ridimensionare e ridurre le collezioni del nostro marchio e non sfileremo a settembre alla Settimana della Moda di Milano. Noi “piccoli” non abbiamo le spalle coperte e non possiamo permetterci di produrre in conto-vendita, quindi abbiamo deciso di realizzare meno capi. Ma cerchiamo di andare avanti, abbiamo aperto uno showroom a Milano e io ho iniziato a lavorare come docente in una scuola di moda milanese. Il mio cuore però rimane a Carpi, dove prendono forma le mie creazioni. Ricevere il Tao Award, che prima di me è stato tributato a imprenditori e stilisti del calibro di Cucinelli e Marras, è una grandissima soddisfazione per me, ma anche per tutte quelle piccole realtà artigiane di Carpi e dintorni che collaborano nella realizzazione delle mie collezioni».