Diciassette parole chiave – tratte ora dai testi delle sue canzoni, ora dai suoi scritti in prosa – a formare un vocabolario gucciniano, gradevole approfondimento per chi già conosce e ama l’autore, piacevole sorpresa per chi gli si avvicina per la prima volta. Si intitola “Di neve di pioppi e di parole. Il mondo di Francesco Guccini”, il nuovo libro edito da Ancora nella collana Maestri di frontiera e scritto a quattro mani dal teologo, docente, giornalista e scrittore Brunetto Salvarani insieme a Odoardo Semellini, operatore culturale presso il Comune di Carpi, esperto di cantautori e fumetti, curatore di una mostra dedicata a Guccini nel 2003. Un sodalizio letterario che dura da anni e prospera con successo, quello tra Salvarani e Semellini, e che ha portato alla stesura di circa una decina di libri, tra cui De André. La buona novella. La vera storia di un disco capolavoro; Dio, tu e le rose. Il tema religioso nella musica pop italiana da Nilla Pizzi a Capossela; Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia; per arrivare, sul finire dell’estate scorsa, a Il Vangelo secondo Tex Willer. Oggi, il loro nuovo libro nutre l'ambizione di raccontare, tramite il genere letterario del vocabolario, gli oltre cinquant'anni di carriera di Francesco Guccini, cantautore, scrittore, autore di fumetti e persino attore. Una personalità poliedrica e amata dal pubblico italiano, un burattinaio di parole che ha scelto di raccontare di se stesso da quand'è nato, forte del basso continuo del non pigliarsi troppo sul serio, e di testimoniare una serie di valori - la coerenza, l'umanità, il senso della giustizia e dell'amicizia, l'importanza delle radici e della memoria - in grado, a dispetto del tempo che passa, di parlare anche ai giovani di oggi.
Ne abbiamo parlato con Brunetto Salvarani.
