Aldrovandi (Consorzio Opera): Nel 2019 se ne sono vendute la metà

Pere: clima e cimici letali per la produttività

Tempi dure per le pere e, soprattutto, per gli agricoltori che negli scorsi anni hanno puntato su questo gustoso frutto della nostra terra. Il progressivo aumento della temperatura media, la diversa distribuzione delle precipitazioni nel corso delle stagioni e l’arrivo della temibile cimice asiatica stanno producendo effetti devastanti sulla produzione di pere di casa nostra e, conseguentemente, sul reddito delle aziende agricole. «La scorsa stagione – ammette Adriano Aldrovandi, imprenditore agricolo carpigiano e personaggio di riferimento del settore frutticolo regionale – per restare a casa nostra, abbiamo commercializzato 65 mila 181 tonnellate di pere, il 51 per cento in meno della stagione precedente. I prezzi medi del prodotto sono aumentati, ciò nonostante registriamo un calo netto dei ricavi per i produttori superiore al dieci per cento. Il trend, purtroppo, è ancora negativo perché stiamo registrando negli anni un calo costante di produttività per ettaro tanto che la forbice fra il costo di produzione (dai 17 ai 19 mila euro ad ettaro) rispetto ai ricavi attesi (12 mila euro all’ettaro) sta diventando insostenibile».

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