Lo confermano anche i produttori carpigiani del Caseificio San Giorgio

Grazie all'export cresce il mercato del Parmigiano Reggiano

Cresce l'export del Parmigiano Reggiano, a dispetto delle misure protezionistiche annunciate dagli Usa (ma poi attuate solo in parte) e nonostante le contraffazioni che hanno preso di mira il prodotto Dop per eccellenza della produzione casearia emiliana. Che i dati del comparto siano in crescita sia per volumi prodotti che per quelli esportati, lo ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano ma lo confermano anche gli operatori di casa nostra: "E' vero - ammette Lucia Cavazzuti (nella foto) che assieme ai fratelli Paolo e Luca conduce l'omonima azienda agricola di Carpi, socia dell'ultimo caseificio tutto carpigiano, il caseificio Oratorio San Giorgio di Santa Croce - anche noi abbiamo potuto constatare che, nonostante il Covid e le difficoltà più generali del mercato, siamo stati in grado di mantenere un buon livello di produzione con prezzi tutto sommato costanti". Lucia rappresenta in pieno la nuova generazione dei produttori: in stalla dalla mattina alla sera assieme ai fratelli, cura però anche la pagina facebook del caseificio San Giorgio e le spedizioni all'estero dei prodotti della cooperativa. "Come caseificio - dice - durante il lockdown non abbiamo effettuato la consegna a domicilio ma abbiamo tuttavia implementato le spedizioni sia in Italia che all'estero: in Europa, Belgio e Germania principalmente, ma anche altrove": 

 

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