Anche il centro storico di Carpi tra i 37 hub commerciali finanziati dalla Regione

Al momento si tratta di uno studio di fattibilità per innovare e rivitalizzare il commercio

C’è anche Carpi tra i 37 potenziali nuovi hub commerciali urbani a cui la Regione Emilia Romagna riconosce un contributo economico a titolo di finanziamento per l’elaborazione di progetti di fattibilità. Il bando mette a disposizione 1 milione di euro per permettere ai Comuni di procedere con la realizzazione degli hub, aree dei centri storici che hanno più servizi commerciali consolidati da innovare e rivitalizzare oppure zone urbane a vocazione commerciale che necessitano dell’integrazione di servizi fondamentali. Tra questi figura anche Carpi, che si è aggiudicato un contributo di 25mila euro per realizzare uno studio di fattibilità che dovrà includere l’identificazione dell'area e l’analisi del territorio, incluse le dinamiche socioeconomiche e la rete commerciale locale; valutare come le risorse disponibili possono valorizzare l'area dal punto di vista commerciale e turistico, considerando anche le attrazioni che ne definiscono l'identità; identificare le necessità di miglioramento in termini di accessibilità, mobilità sostenibile e qualità dell'ambiente urbano ed infine considerare le opportunità per innovare e qualificare le imprese esistenti o nuove nell'area e valutare le possibilità di crescita e il bacino di utenza, sia per i servizi alla comunità sia per l'attrattività turistica. Lo studio deve inoltre coinvolgere attivamente i soggetti interessati attraverso un percorso partecipativo.

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«Siamo soddisfatti di questo finanziamento che ci permette di gettare le basi per un progetto di ampio respiro che possa dare ossigeno al nostro centro storico e renderlo più appetibile a livello commerciale e turistico – dice l’assessore al Commercio, Economia di vicinato e Promozione della città del Comune di Carpi Paola Poletti –. Ci attiveremo immediatamente per individuare la struttura da adottare e iniziare a lavorare su questo progetto».

Un progetto che passerà necessariamente anche per l’individuazione di un unico interlocutore come portavoce dei commercianti: «Stiamo lavorando per mettere attorno ad un tavolo unico l'intera compagine commerciale (pubblici esercizi, negozi, artigiani) – conferma Poletti –. Sono in atto le assemblee dei vari comitati e gruppi e mi auguro che il nostro intento si traduca per ottimizzare la promozione della città e del commercio in centro nei prossimi anni».

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Soddisfazione anche in Regione per questo primo passaggio: «E’ un primo passo importante per migliorare il volto delle nostre città, apportare modifiche al tessuto commerciale e trovare soluzioni che consentano anche ad aree urbane non centrali di avere più servizi commerciali per i cittadini – commenta l’assessore al Commercio della Regione Andrea Corsini –. Le attività commerciali rappresentano un presidio insostituibile per dare un futuro e vitalità alle città, alle periferie e ai piccoli centri, contrastando anche lo spopolamento. Strategica sarà anche la regia- conclude- che mette insieme attori pubblici e privati nella promozione delle aree stesse per favorire l’attrattività e la competitività del territorio. Una sinergia che sarà sicuramente premiante per lo sviluppo dei progetti».

I Comuni potranno poi, una volta completati gli studi, presentare richiesta di riconoscimento degli hub entro il 31 marzo 2025 (ed entro il 31 marzo di ogni anno), e la Regione, dopo aver certificato l’appropriatezza dei requisiti, li inserirà in uno specifico elenco regionale.