Marina Colli a ''Profeti in patria'': consapevolezza, positività, attenzione ai segnali del corpo per vivere meglio. Il nuovo ruolo delle farmacie

 

Il sistema farmaceutico e il benessere del corpo, visti da una delle più affermate titolari di farmacia di Carpi. Serata vivace a "Profeti in patria” che ha ospitato Marina Colli, laurea in Farmacia, vice presidente di Federfarma provinciale, 37 anni di esperienza nel settore, prima alla Farmacia del Popolo e attualmente alla guida della Farmacia Santa Caterina. La sua conversazione è partita dall'organizzazione del sistema farmaceutico e dalla sua evoluzione che ne ha fatto poco a poco un avamposto decisivo della medicina territoriale, rafforzato da quella sua peculiarità che è la presenza sui territori, anche nelle zone più sperdute del Paese. Un'impresa civile, l'ha definita citando l'economista Stefano Zamagni, che unisce il pubblico e il privato, il servizio commerciale e la funzione di centro servizi. Lente dapprima nel cambiamento, le farmacie hanno però ultimamente accelerato la propria trasformazione, soprattutto con la pandemia, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento alla nuova situazione che ne ha fatto anche un centro di prelievi di tamponi, funzione aggiunta a quelle ormai consolidate dei test di prima istanza, delle prenotazioni di viste ed esami, per il collegamento con il Fascicolo sanitario elettronico. Il tutto in attesa che con i progressi della telemedicina possa diventare anche il riferimento per telecardiologia ed elettrocardiogrammi e di assistenza ai percorsi terapeutici, mai per refertare, ma sempre e solo per fornire documentazione al personale medico.. L'accessibilità, l'ampiezza degli orari di apertura, anche notturni, il poter dialogare con persone vere, la familiarità, la presenza capillare e la prossimità, ha spiegato Colli, hanno fatto sì che fiducia e comodità siano le ragioni principali della fidelizzazione dei 4 milioni annui di utenti delle farmacie italiane. Senza trascurare il dilatarsi dell'offerta dei prodotti commerciali da banco, per bellezza, salute e benessere, che rappresentano mediamente il 44 per cento dell'intero fatturato delle farmacie.

segue

Un quesito circa la differenza tra farmaci generici e di marca (“Sono perfettamente sovrapponibili, semplicemente, una volta scaduto il brevetto di un farmaco, l'industria se ne appropria e lo riproduce, vincolandosi però a non utilizzarne il nome originale. In compenso sono trent'anni che l'industria farmaceutica non fa più ricerca per nuovi farmaci da immettere sul mercato e questo preoccupa soprattutto per il ritardo degli antibiotici”) ha introdotto la seconda parte della conversazione, più incentrata sulla funzione che esercitano le farmacie sul fronte della salute e del benessere fisico e mentale. L'ambito della consapevolezza è stato il primo citato da Colli: per dire della necessità di conoscersi fino in fondo, anche le verità che portano a dover mutare abitudini e comportamenti; della conoscenza dei farmaci che si stanno assumendo; dell'acquisizione delle nozioni che facilitano il rapporto con il sistema sanitario, come fascicolo elettronico e Spid; della prevenzione e dell'assunzione di corretti stili di vita. C'è poi l'ambito della salute, che non è solo assenza di malattia, ma che concerne il benessere. E occorre anche una concezione meno onnipotente di se stessi, l'accettazione della fragilità, un pensare non solo in termini di negatività, perché questa toglie energia. E ha infine calcato l'accento sul nesso molto stretto tra corpo e psiche (“La mente mente, ma il corpo non mente mai”). in nome di quella visione olistica della persona che l'eccessiva specializzazione a volte porta a sottovalutare. Siamo in grado dunque di recepire i segnali che il corpo ci manda, riusciamo di conseguenza a cambiare le nostre abitudini? Le malattie psicosomatiche la perdita dell'equilibrio psicofisico sono di particolare attualità, a partire dagli effetti della solitudine, che peggiora qualsiasi malattia o sintomo di invecchiamento. Numerose le domande dal pubblico: sulle parafarmacie, sul mercato delle reti farmaceutiche e l'ingresso dei fondi di investimento nel settore, sulla visione della malattia e sugli effetti di computer e cellulari. E c'è stato anche un piccolo esperimento di laboratorio per dimostrare che medio e pollice congiunti, resistono a un esterno che cerchi di dischiuderli se alla domanda "Come ti chiami?” si risponde correttamente; cedono più facilmente se si risponde con una bugia. Segno, ha concluso Colli, che la verità dà più energia per affrontarla, qualunque essa sia.