È stata inaugurata al pubblico, che si spera possa essere numeroso nonostante le restrizioni imposte dal Covid- 19, la mostra che Urbino ha voluto dedicare a uno dei suoi più illustri figli: Raffaello Sanzio, nel cinquecentesimo anniversario della morte. Dopo la grande rassegna alle Scuderie del Quirinale (anch’essa ha riaperto i battenti dopo la sospensione dovuta alla pandemia), quella di Urbino, città natale di Raffaello, si propone come una mostra di grandissimo spessore (c’è lo zampino organizzativo di Vittorio Sgarbi, che quando non si abbandona al suo carattere iroso è pur sempre un grande intenditore d’arte) essendo peraltro incentrata oltre che sull’opera artistica dell’urbinate, anche, più in generale, sul Cinquecento cortese, degnamente rappresentato dalla raffinata corte dei Montefeltro e immortalata nel “Cortegiano” di Baldassarre Castiglione, pubblicato a Venezia nel 1528.
5 Agosto 2020
Diversi riferimenti a Carpi nella grande mostra di Urbino curata da Sgarbi
Lo splendore delle corti tra Raffaello e Castiglione
L'accesso è riservato agli Abbonati
Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo
AccediAccesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale
Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail.
Costo Annuo 29€
Abbonati