Il mezzo secolo del Centro di formazione musicale ''Cabassi'': una storia gloriosa e una serata speciale il 25 ottobre in Teatro

Celebra i cinquant'anni il 25 ottobre prossimo il Centro di formazione musicale del Circolo Sandro Cabassi. E lo farà con una serata concerto al Comunale (titolo "Cinquant'anni di musica”) che vedrà alternarsi sul palcoscenico giovani e vecchi allievi del centro, gruppi e solisti che daranno luogo a una ricca kermsse musicale in forma di viaggio attraverso i generi, dal popolare alla classica, dal rock al jazz. Conduttori della serata saranno Marika Benatti e Mario Bizzoccoli, con intermezzi dell'umorista Oscar Sacchi, autore del manifesto dell'evento (informazioni a prenotazioni allo 059 686650, circolocabassi@libero.it, dalla 16 alle 20 dal lunedì al venerdì; biglietti presso InCarpi, 059 649255, dalle 10 alle 18 da martedì a domenica). Alla presentazione di questa mattina, introdotta dalla presidente del Circolo Cabassi, Angela Marchesini, il docente Quinto Borghi e lo stesso Bizzoccoli sono risaliti all'origine del Centro di formazione musicale, collocandole nella temperie culturale e sociale di una fase storica – la metà degli anni Settanta – nella quale si respirava forte la voglia di cambiamento della società, mentre la scuola cresceva insieme al quartiere, popolato per lo più da artigiani e operai, nel quale era insediata. segue

 

Il Centro volle caratterizzarsi subito come popolare e aperto a tutti, non professionale, qualche volta in contrapposizione, ma il più delle volte trovando forme di collaborazione e di scambio di alunni, con la Scuola comunale di Musica alle prese, in quegli anni, con la pratica del pareggiamento ai Conservatori di Stato. E saranno proprio i suoi intenti sociali, la disposizione dei suoi docenti ad affiancare alla conoscenza dello strumento (prima il pianoforte e il violino, poi la chitarra e il flauto) anche quella dell'alunno, giovane o adulto che fosse, stimolandone le motivazioni e il piacere di fare musica e di suonare insieme a fare del Centro un importante riferimento culturale a livello cittadino, in grado di produrre formazioni corali e un'orchesta oltre a selezionare talenti avviati in qualche caso al professionismo.

 

 

Nella ricostruzione delle vicende eroiche della scuola delle origini non potevano mancare le citazioni di tanti protagonisti che con il lavoro per lo più volontario ne permisero il decollo: l'ideatore del progetto e animatore del Circolo Cabassi, Gianfranco Bisi, i docenti Nerino Bigi e Donatella Lodi, il Presidente del Circolo Ornello Montanari e i consiglieri Gianni Gherli e Dino Lusvardi. Ma ci sono stati tanti altri protagonisti, è stato detto, nella lunga vicenda di un Centro che ha registrato un'affluenza media annua di 100/120 allievi e che in mezzo secolo ha visto transitare due generazioni di alunni. Vive orgogliosamente delle rette degli alunni, la scuola, che è solo una branca delle tante attività avviate dal Circolo Arci Sandro Cabassi, dalla formazione culturale all'insegnamento delle lingue alle iniziative ricreative di autofinanziamento. Ed è grazie a questa solidità finanziaria che il Circolo ha potuto, per così dire, tornare nella sede in cui è nato, in via don Davide Albertario, acquistata di recente dopo lunga trattativa con il Pd, apprestandosi ad abbandonare gradualmente quella di via Genova che lo ha ospitato fino ad ora.