I circoli giovanili storici carpigiani: 5 - Al Chiostro

Per quel che riguarda lo scenario dei circoli giovanili, gli anni Novanta a Carpi sono stati segnati da un cambio generazionale e culturale. Mentre si consolidavano le esperienze del Kalinka e del Mattotoyo (esperienze figlie degli anni Ottanta e della cultura di sinistra più o meno partitica), l'inizio di quel decennio fu segnato da un evento significativo da un punto di vista simbolico: nel 1992 il mitico Tuwat chiuse i battenti, sigillando la fine dell'epoca in cui i giovani avevano eletto il punk e Berlino come punti di riferimento indiscussi. I tempi stavano cambiando così come stavano cambiando i giovani che, verso la fine degli anni Novanta, si fecero portatori di altre tematiche. Una su tutte è quella ambientale che venne introdotta da Ekidna e che diventerà il tratto distintivo non soltanto di quell'associazione, ma delle nuove generazioni tout court: lo attestano esempi recenti come quello degli Ecobuster, il gruppo di ragazzi volontari carpigiani che si preoccupa di salvaguardare l'ambiente tenendolo pulito, a partire dalla propria città. Un'altra esperienza che cominciò sul finire degli anni Novanta e che invece aveva per riferimento il mondo cattolico fu quella di “Al Chiostro”, il locale che aprì all'interno dell'oratorio dell'Eden.

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