La retrospettiva del pittore toscano, 'Il codice del sacro' è stata inaugurata ieri

Fino al 6 gennaio 2025 a Soliera la mostra di Lorenzo Bonechi a Castello Campori

Rimarrà aperta al pubblico fino al 6 gennaio del prossimo anno la mostra "Il codice del sacro" dell'artista di Figline Valdarno Lorenzo Bonechi, inagurata ieri nelle sale del piano nobile di Castello Campori a Soliera. La retrospettiva di questo apprezzato artista contemporaneo, prematuramente scomparso, è il tassello più recente di un percorso nell'arte contemporanea che a Soliera ha portato già artisti del calibro di Arnaldo Pomodoro e Mauro Staccioli, con installazioni monumentali e rassegne di fotografia che hanno promosso Castello Campori a "Castello dell'Arte". La mostra di Bonechi, curata dal figlio Giovanni e da Antonio Natali che è stato direttore degli Uffizi di Firenze per un decennio, propone trenta opere dell'artista scomparso.

Ad inaugurare la rassegna, per la prima volta, il nuovo Sindaco di Soliera, Caterina Bagni, affiancata dal neo presidente della Fondazione Campori di Soliera, l'ex sindaco Giuseppe Schena, anch'egli all'esordio essendo stato nominato poche settimane fa. Nummeroso e internazionale il pubblico intervenuto alla vernice e che si è assiepato nelle sale espositive. La mostra, promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, si avvale della collaborazone con l'Archivio Lorenzo Bonechi e la galleria d'arte Il Ponte e del sostegno della Regione Emilia-Romagna. Può essere visitata il sabato e la domenica a ingresso gratuito  dalle 9,30 alle 13 e dalle 15 alle 19. 

Aperture straordinarie previste per il primo novembre, il primo e il 6 gennaio 2025. La rassegna è corredata da un bel catalogo (editzioni Gli Ori, Euro 25)  con interventi dei due curatori della mostra. 

(Nelle foto: alcuni momenti della vernice della mostra al Castello dell'Arte di Soliera)