Per fortuna ci ha pensato Diana Manea, attrice diplomata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, una ricca carriera alle spalle e prossima protagonista de "Il Barone rampante” nonché collaboratrice di Ert, a riportare al principio di realtà, con humour e intelligenza, i ragazzi e i genitori che stipavano questa mattina l'auditorium Loria. Inchiodati alle poltrone dalla sua interpretazione dei tre racconti terrificanti primi classificati al concorso letterario "Horror, storie di paura”, li ha risollevati dopo ogni lettura, ricordando che in fondo incanalare nella creazione letteraria l'immaginario pauroso latente in ognuno di noi è una forma di catarsi, uno sfogare inquietudini dando loro forma con fantasia e creatività. segue
Il che è la ragione stessa del concorso che da oltre dieci anni Fiorella Iacono, docente di materie letterarie, scrittrice e fotografa, organizza per alunne e alunni delle classi prime e seconde delle primarie di secondo grado dell'Unione. Per l'edizione che si è conclusa oggi sono stati ottanta i giovanissimi autori che hanno sottoposto propri racconti all'esame della commissione composta, oltre che dalle stesse Iacono e Manea, anche da Daniele Righi, della biblioteca Castello dei Ragazzi, e dallo scrittore di libri per ragazzi Francesco Bedini (“Maledetto Shakespeare” e quattro titoli per il ciclo "Il mio gatto Odino”). Sono stati venti i testi segnalati, mentre sul gradino più alto del podio è salita Rebecca Tromba, di Campogalliano, prima classificata con il racconto "Tanatofobia”. Il secondo premio è andato a Elisa Pratizzoli, della Fassi di Carpi, con "Esplosione di adrenalina” e il terzo ad Alessia Venuta, della Hack, sempre di Carpi, con il racconto “Gli occhi della verità”.
Va detto che fra pupazzi di pelouche che si trasformano in esseri orripilanti, adolescenti votate all'omicidio in quanto appassionate di vivisezione e sagome minacciose che danno corpo alle fobie dell'io narrante – questi i soggetti delle tre autrici premiate – sono state le ragazze le protagoniste assolute, prevalendo nettamente sui loro coetanei maschi. Più gravate di paure inconsce, magari suggerite da notizie di cronaca che, quanto a orrore, vanno anche oltre la fantasia? No, probabilmente solo creative, ricche di vocabolario, dotate di un piglio e di tecnica di scrittura che hanno fatto dire all'assessore Davide Dalle Ave, incaricato della consegna del premio alla prima classificata, di aver avuto l'impressione di ascoltare racconti scritti da adulti.