Verrà data nuova vita all'edificio grazie a un finanziamento regionale

Per il Teatro di Novi avviato un percorso partecipativo

Nuova vita e nuova storia per il Teatro Sociale di Novi, acquistato nel 1995 ma mai ripristinato.

L’Amministrazione Comunale di Novi si è infatti aggiudicata il finanziamento del Bando partecipazione 2020 della Regione Emilia-Romagna con il progetto “NOVI-TÀ a Teatro”, grazie al quale potrà dar vita ad un’esperienza collettiva di co-progettazione per il riuso del Teatro Sociale e per una rivisitazione della sua identità.

"Le diverse visioni sul recupero di questo prezioso bene comune - afferma una nota del Comune di Novi - potranno emergere durante momenti di dialogo e confronto pubblico, a cui sarà invitata la cittadinanza e soprattutto la popolazione giovanile, che ne rappresenta il futuro".

“Dopo la positiva esperienza del percorso partecipativo NOVI-TA’ iniziato nel 2019 e che ha portato alla realizzazione di un’area verde attrezzata a Sant'Antonio, ripartiamo con questo nuovo progetto dedicato al teatro sociale - spiega il sindaco Enrico Diacci -. Durante gli incontri i partecipanti (liberi cittadini o rappresentanti di associazioni) potranno esprimere le loro idee e portare le proprie competenze per delineare insieme uno scenario concreto e sostenibile per questa storica e fondamentale struttura”.

Il percorso partecipativo parte ufficialmente in questi giorni e si svilupperà in tre fasi, per una durata complessiva di dieci mesi. La prima fase (due-tre mesi circa) è preparatoria e serve a informare e coinvolgere i vari soggetti interessati. La seconda (in tarda primavera-estate) apre il confronto pubblico e chiama giovani, abitanti ed attori locali a formulare proposte e immaginare le prime azioni sperimentali di riappropriazione. La terza (in autunno) punta a definire il quadro dei bisogni, degli indirizzi progettuali e delle priorità per il successivo intervento di recupero del Teatro.

Il tutto tenendo conto delle normative per il contenimento del Covid-19, per cui alcune delle iniziative potrebbero tenersi online anziché in presenza. Sostenitori del progetto, che l’Amministrazione Comunale ringrazia per il sostegno nell’ottenimento del finanziamento regionale, sono dieci associazioni e realtà attive sul territorio: Pro Loco “Adriano Boccaletti”, A.N.E.S.E.R., Associazione Culturale L’Aquilone, AVIS Comunale sez. “Marino Baraldi”, Circolo culturale “V. Lugli”, Coro Mondine, Parrocchia San Michele Arcangelo, Società Filarmonica Novese, Circolo Naturalistico Novese, Circolo ARCI “Il Ghiottone”.

Il percorso partecipativo sarà coordinato e facilitato da Eubios, società che ha già collaborato con il comune di Novi di Modena nel percorso sperimentale di Bilancio Partecipativo NOVI-TÀ.

Inaugurato nel 1926 e costruito, su progetto dell'architetto Pietro Pivi, da una società privata creata ad hoc, il Teatro ha un foyer con pregevoli decorazioni tardo-liberty e una sala a ferro di cavallo con tre ordini di logge. Negli anni Settanta è stato adibito anche a sala cinematografica e conserva le attrezzature che, fino alla chiusura, si impiegavano per le rappresentazioni teatrali. Nel 1995 il Comune l’ha acquisito e nel 2009 ha effettuato un intervento alla copertura. Pur avendo subìto alcuni danni col sisma del 2012, strutturalmente -per fortuna- l’immobile è in discreto stato. Il suo valore per la comunità locale è stato confermato da progetti avviati dal Comune e dalla Provincia di Modena dopo il terremoto.