L’evento si è verificato, Blumarine passa a Marchi

“Blumarine rimane il sogno di ogni carpigiano. Chissà che qualcuno riesca a portarselo a casa”. Era stata la sibillina risposta che Marco Marchi, presidente di Liu Jo, aveva dato al giornalista Enrico Mentana, moderatore del summit promosso dalla rivista di settore Pambianco e Deutsche Bank sul tema “La sfida dei fashion brand tra sostenibilità e omnichannel” che si è svolto mercoledì scorso al palazzo della Borsa Italiana di Milano. Poco meno di una settimana dopo, lunedì 11 novembre l’evento si è puntualmente verificato: Marco Marchi, per un investimento più vicino ai 20 che ai 15 milioni, ha acquistato il 100 per cento della griffe creata quarantadue anni fa da Gianpaolo Tarabini e Anna Molinari e trasmessa nel 2006 al figlio Gianguido. Al momento di andare in stampa non è stato ancora chiarito se l’acquisto sia stato effettuato come Liu Jo o attraverso la holding Eccellenze Italiane fondata dallo stesso Marchi una decina di giorni fa. Quel che è certo è che il Presidente di Liu Jo non ha mai nascosto, anche dopo che la voce era stata smentita più volte, il proprio apprezzamento (leggi: interessamento) per l’azienda di via Galileo Ferraris. Incalzato più volte dal direttore del Tg di La7, infatti, Marchi si era lasciato sfuggire: “Il discorso è sempre aperto. Quando un’azienda guarda con grande stima un marchio che ha fatto la storia italiana e che potenzialmente può essere oggetto di interesse per i fondi stranieri, sarebbe un orgoglio tenerlo in Italia, dal momento che ormai gli stranieri ci stanno ‘scippando’ quasi tutto”.