Anche Cgil, Cisl e Uil si schierano per il mantenimento della governance pubblica per Aimag, la multiutility della Bassa al centro di un vero e proprio "caso" politico e istituzionale. Mentre il Comitato carpigiano "Aimag per il territorio" (che ha tenuto ieri sera un incontro interlocutorio con i cittadini) annuncia la raccolta di firme contro il ventilato progetto di lasciare ad Hera la direzione dell'azienda, si registra la presa di posizione della triplice sindacale che lo scorso 21 giugno ha incontrato i sindaci dell'Unione Terre d'Argine per fare il punto sulla situazione a fronte dell'ormai imminente scadenza del Patto di sindacato, prorogato di qualche settimana ma in scadenza per il prossimo 30 giugno.
"Cgil, Cisl e Uil - rileva un comunicato diramato dalla Cgil per contro deii tre sindacati - hanno espresso ai sindaci la loro preoccupazione per questa fase di incertezza che vede valutazioni diverse circa le modalità di governance dell’Azienda. I sindacati, dopo aver ascoltato gli interventi dei sindaci, hanno precisato i punti centrali contenuti nel documento firmato il 26 luglio 2018 tra le istituzioni e i sindacati stessi, e i sindaci hanno ribadito la piena adesione ai contenuti. In particolare, si è ribadito quanto segue. Aimag deve: - conservare la maggioranza e la governance pubblica della società salvaguardandone la direzione e l’autonomia operativa; - garantire uno stretto rapporto con il territorio per l’erogazione di tariffe eque e sostenibili; - conservare la sua caratteristica di azienda multiutility e multiservizi con investimenti per la transizione ecologica e le fonti rinnovabili; - garantire le clausole sociali ed un’alta qualità del lavoro diretto ed indiretto. I sindacati auspicano che si possa giungere ad un’intesa per il rinnovo del patto di sindacato coerente con questi indirizzi e aspettano la presentazione del bilancio e del piano industriale per presentare ulteriori osservazioni".