Zero K in campo per diffondere il diritto alle cure palliative

Meglio non parlarne.  Ci sono argomenti che restano  tabù, come il percorso  di fine vita. Il tema è tornato  prepotentemente alla ribalta  un anno fa tramite Marina  Ripa di Meana: chi l’avrebbe  detto? Il famoso personaggio,  dopo una lotta pluriennale  contro il cancro, chiese e ottenne  la sedazione palliativa  profonda, cioè un trattamento  farmacologico controllato volto  a ridurre il livello di coscienza  e alleviare il dolore nell’imminenza  della morte. Da non  confondersi con l’eutanasia.  Tolto questo caso celebre, il dibattito  sulle cure palliative è  piuttosto scarso: da stime recenti  risulta che soltanto un  Italiano su due sa di che cosa  si tratta e di potervi accedere  se dovesse essercene bisogno.  E dire che alcune proiezioni  ipotizzano che nel 2050  gli individui che potrebbero  ricorrere a questo tipo di cure  dovrebbero essere addirittura  il 70 per cento a causa non  soltanto di malattie tumorali,  ma soprattutto di malattie  neurologiche degenerative.  «La difficoltà è data proprio  dal fatto che le persone non  chiedono questo diritto perché  non sanno di averlo – spiega  Massimiliano Cruciani,  infermiere di cure palliative  per l’Asl di Modena – perché  la legge c’è (la n. 38/2010)  ed è anche all’avanguardia  così come, tanto per restare  nell’ambito della nostra  provincia, ci sono centinaia di  professionisti pronti a intervenire  in tutti i set di cura». E  allora l’associazione culturale  Zero K, fondata il 15 marzo  2018 in occasione dell’ottavo  anniversario dall’approvazione  della legge specifica e di cui  Cruciani è presidente, è stata  costituita con lo scopo dichiarato  di diffondere la cultura  delle cure palliative attraverso  tutte le forme espressive  dell’arte contemporanea, in  primo luogo, per evitare che  l’argomento resti confinato  esclusivamente tra operatori  sanitari, pazienti e familiari e,  in secondo luogo, per esplorare  il mondo emotivo correlato.  Perciò, per lo stesso motivo,  il direttivo dell’associazione  è volutamente composto sia  da personale sanitario che da  esperti in comunicazione nei  vari linguaggi, come la musica  e il cinema.  

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€
Abbonati