Sui giornali. Ztl: il furbo De Rosa e le associazioni condannate a ripetersi. Novi rivuole la sua torre civica com'era

Sono più efficaci politicamente gli attacchi di Annalisa Arletti che se la prende frontalmente con una maggioranza di centro sinistra incerta sulla questione Ztl e delle associazioni di categoria che, indipendentemente dai contesti, ogni volta che compare la sigla si affrettano con riflesso pavloviano a precisare di essere contrarie; o piuttosto l'astuto ordine del giorno di Michele De Rosa (Forza Italia) che plaude all'assessore Paola Poletti per aver ridimensionato il piano originario, riducendo l'espansione della Ztl tutt'al più alla vie Rovighi e Nova? Le tre posizioni aprono oggi il Carlino e l'impressione è che questa volta sia stato De Rosa a far centro in termini di efficacia, perché i vari Marco Truzzi e Marco Di Nardo, consiglieri del Pd da sempre fautori della Ztl allargata, saranno messi spalle al muro dalla necessità o di voltare le spalle con il voto a un proprio assessore o di abiurare alle proprie convinzioni in materia di pedonalizzazione del centro. Ben scavato, vecchia talpa! avrebbe commentato Karl Marx.

 

C'è una petizione, a Novi, ricorda sempre il Carlino, perché la settecentesca torre merlata simbolo del paese, completamente crollata con il terremoto del 2012, venga ricostruita tal quale e non secondo il progetto approvato dalla Soprintendenza. Falso per Falso, sostengono i 1.400 firmatari guidati da Diego Zanotti, tanto vale ripristinare la vecchia immagine, piuttosto che adottare un progetto del tutto nuovo e che si limita a scimiottare il complesso monumentale rimasto nella memoria dei Novesi.

 

Detto che lo studente caduto ieri dal primo piano del liceo Fanti si è procurato fortunatamente la semplice frattura della caviglia, la Gazzetta assegna vasto spazio alla protesta per i disagi sopportati dei residenti del condominio Armando di via Lanciano rimasti per cinque giorni, dal 18 al 23 settembre, senz'acqua e senza energia elettrica pare per una fattura di importo irrilevante non pagata. Non si capisce perché il fatto sia arrivato comunque alle cronache solo oggi. Entrambi i quotidiani riferiscono infine dell'udienza preliminare al Tribunale di Modena per due pakistani detenuti a Brescia per tentato omicidio e lesioni personali ai danni di due connazionali durante una rissa avvenuta nell'ottobre 2022 in via Caboto, a Carpi.