C'è ampio spazio, in apertura sulla Gazzetta, di spalla sul Carlino, per il recente convegno indetto da Confesercenti sul futuro del commercio di vicinato, falcidiato dalla crisi del dettaglio. Pandemia, concorrenza prima dei grandi centri commerciali e ora dell'e-commerce sono stati indicati come le cause fondamentali del declino delle attività commerciali di prossimità, fino al dato sconfortante, rivelato dal direttore regionale di Confesercenti, Marco Pasi, di 23mila negozi, pari a un'attività su dieci, chiusi nell'ultimo decennio. Quel che si perde è stato evidenziato da tutti gli intervenuti, Wainer Pacchioni e Massimiliano Siligardi, rispettivamente presidente e direttore di Confesercenti Terre d'Argine, e Paola Poletti, assessore del Comune di Carpi con delega al Commercio e al Turismo: impoverimento della qualità urbana, degrado, desertificazione dei piccoli e grandi centri, allontanamento dell'offerta da chi fatica maggiormente a spostarsi. Sui rimedi possibili, Pasi ha parlato di un regime fiscale agevolato per chi apre negozi al dettaglio me appesantito per la transazioni sul web, l'architetto Elena Franco del miglioramento della qualità e dell'accessibilità dello spazio urbano e l'assessore Poletti delle possibilità aperte dalla legge regionale 12 del 2023 che sostiene la qualificazione di punti aggreganti (gli hub) nei centri storici come nei quartieri periferici e nelle frazioni. segue
La Gazzetta riprende di spalla il comunicato emesso ieri dal gruppo di lavoro dei sindaci Aimag che hanno collocato la revisione del patto di sindacato, indispensabile per far partecipare l'azienda alle gare a doppio oggetto per la raccolta rifiuti, dopo la definizione di un piano industriale condiviso dal quale dipenderà anche l'eventuale distribuzione degli utili 2023. E chiude le proprie cronache ricordando la ricorrenza, celebrata da una serie di iniziative tra Carpi e Mirandola, del centesimo anniversario della fondazione dello scoutismo cattolico a Carpi.
