Rischia di soffocare: la Polizia di Stato la scorta in ospedale

«Ho davvero rischiato la vita, quel giorno, e sono immensamente grata ai poliziotti che mi hanno aiutata a raggiungere l’ospedale. Senza di loro, non so come sarebbe andata». Eufemia Apicella, 38 anni e mamma di due bimbe, vuole ringraziare pubblicamente gli agenti che ha trovato sul proprio percorso, lunedì 15 febbraio, mentre colta da una fortissima reazione allergica cercava di raggiungere in macchina il Pronto Soccorso. «La Polizia di Stato mi ha salvato la vita – racconta -. Ero in pausa pranzo quando, dopo aver mangiato, ho iniziato ad accusare i sintomi di un’orticaria fortissima. Prima ho avuto un po’ di prurito e qualche puntino rosso su braccia e gambe, poi la lingua ha iniziato a gonfiarsi molto rapidamente. Dopo aver chiesto a mia madre di stare con le bimbe, mi sono messa in auto da Fossoli in zona via Valle, dove abito, per recarmi in ospedale, ma mentre guidavo sentivo che la situazione stava peggiorando: in dieci minuti la lingua si era come triplicata per dimensioni, stava occupando quasi tutta la bocca e io facevo fatica a respirare. Fortunatamente sulla statale ho incontrato una pattuglia della Polizia che stava facendo controlli di routine, mi sono fermata al posto di blocco e ho chiesto aiuto, ormai molto spaventata e quasi impossibilitata a parlare, per farmi accompagnare dagli agenti. Stavo soffocando, ma loro in un attimo hanno preso la situazione in mano e mi hanno portato immediatamente al Ramazzini, dove sono entrata con un codice rosso: un agente guidava la mia macchina, l’altro faceva strada davanti a noi. Considerando il traffico, la statale a una corsia e la mia condizione fisica, probabilmente non sarei riuscita ad arrivare in tempo e avrei potuto anche causare un incidente se avessi perso i sensi». Alla fine, tutto si è risolto per il meglio. «Desidero fare i complimenti alle forze dell'ordine che con prontezza sono riusciti ad aiutarmi - conclude Eufemia -. Senza di loro non so come sarebbe andata».