Martedì 11 maggio i negozi abbasseranno le saracinesche per qualche minuto

Centri commerciali, una protesta contro le chiusure nei weekend

Da sei mesi i negozi che si trovano all’interno dei centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi e, per il momento, il Governo non ha comunicato una data certa di riapertura. Si parla del 15 maggio (in zona gialla) ma non è ancora uscita alcuna comunicazione ufficiale e il settore è rimasto escluso dal testo finale del decreto Riaperture relativo alla graduale ripresa delle attività economiche e sociali sospese a causa delle restrizioni anti-Covid con regole valide fino al 31 luglio.

 

 

 

Per questo martedì 11 maggio, alle 11, i punti vendita di tutti i centri commerciali d’Italia protesteranno pacificamente abbassando per alcuni minuti le saracinesche dei propri locali per chiedere l’immediata revoca delle misure restrittive che, da oltre sei mesi, impongono la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei negozi collocati al loro interno.

L’iniziativa, che coinvolge 30 mila negozi e supermercati, è promossa dalla associazioni di categoria Confcommercio, ANCD-Conad, Confesercenti, Confimprese, Federdistribuzione e CNCC- Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali. «L’obiettivo è richiamare l’attenzione sulla sicurezza dei centri, parchi e gallerie commerciali che, con l’applicazione di protocolli rigorosi, possono assicurare e garantire piena sicurezza in tema di contagi – spiega Andrea Baraldi, segretario di Ascom Confcommercio zona Carpi, Soliera, Campogalliano e Novi –. Invitiamo i negozi del territorio a partecipare numerosi per garantire la migliore riuscita della manifestazione. Questi esercizi commerciali vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza, aggravato dalle stringenti misure con cui il governo impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel weekend, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato».