Vino Influencers World Awards

Nello Gatti è tra i migliori 10 influencer del vino a livello mondiale

Il carpigiano è noto sui social come l'Ambasciatore

Si fa chiamare l’Ambasciatore e sui social è uno degli influencer principi della scena vitivinicola. Un settore apparentemente lontano dai pixel dei nostri smartphone ma che personalità come il carpigiano Nello Gatti hanno contribuito ad alimentare. “L’Ambasciatore” è infatti uno dei dieci premiati alla prima edizione del Vino Influencers World Awards, il premio organizzato dalla rete di professionisti del vino VinoInflluencers e dedicato ai comunicatori digitali del settore vitivinicolo che si è tenuto il 28 settembre a Valladolid, in Spagna. Dove 150 comunicatori del vino provenienti da oltre 30 paesi, e soprattutto i loro contenuti digitali, si sono contesi l’apprezzamento di una giuria composta da sommelier, chef, produttori, comunicatori e addetti ai lavori, che hanno decretato i vincitori delle dieci categorie in corsa: Wine Style, Wine Travel, Wine Marketing, Wine Comunicator, Wine Consultor, Wine Events, Wine Educator Innovation, Wine Sommelier, Wine Gastro, Wine Nos Impulsa Junta De Castilla Y Leòn.

 

Irpino di nascita, carpigiano d'adozione e formazione trasferitosi nel mondo del vino qualche anno (e calice) fa e oggi residente a Milano, Gatti è stato il più votato da partecipanti, organizzatori, cantine e istituzioni per il proprio approccio multi-disciplinare al vino, in grado di andare “oltre le metriche e i parametri dei canali social. Il suo profilo si distingue per la capacità di comunicare in modo autentico e appassionato il mondo del vino, condividendo storie, esperienze e conoscenze che ispirano il suo pubblico – si legge nelle motivazioni del premio –. La community di influencer ha riconosciuto la sua dedizione, cameratismo, cordialità, professionalità e la sua influenza nel settore, rendendolo una figura chiave nel panorama mondiale del vino. Un vero riferimento nell'arte di raccontare il vino".

«Dobbiamo fare meno quantità e più qualità, come molte cantine ci hanno insegnato – dice Gatti –. La comunicazione deve essere sempre reale e più di qualità che di quantità. Il nostro può essere un contributo, digitale ma anche reale, dove la critica può essere un tassello di crescita quando è sensata e la promozione un’opportunità, quando è ragionata, per continuare a contribuire a una maggiore ma soprattutto migliore integrazione della comunità attorno al mondo del vino, nessuno escluso».

Raccontare il mondo che si nasconde dietro a un bicchiere, il lavoro dei produttori, le tante eccellenze locali da scoprire: è questo il contributo dei content creator digitali.

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«Non provengo da alcuna terza o quarta generazione di viticoltori, né tantomeno a casa mia si è vista mai una particolare attenzione o bottiglia di pregio a tavola – spiega Gatti –. Nonostante ciò, il vino è riuscito ad accogliermi e poi accompagnarmi in questo lungo viaggio spazio-temporale ancora in corso e io, per riconoscenza, vorrei restituire la bellezza di queste esperienze a chi può costruirne di nuove, fatte di storie e meno stories, perchè il vero dilemma non è tra tecnicismo e leggerezza nel mondo del vino, ma su realtà e finzione».

Un successo, quello ai Vino Influencers World Awards, che Gatti vuole dedicare a chi l’ha incoraggiato ad inseguire il proprio sogno: «I prof Albarani e Muzzioli dell’Istituto Meucci, che durante i miei anni di adolescenza mi hanno ispirato e guidato».