Dopo lo scalpore mediatico scaturito dalle sue dichiarazioni, il sindaco di San Prospero Sauro Borghi interviene per fare mea culpa: “Non avrei mai voluto apparire sui giornali per quello che è successo, ma per l’impegno profuso per la mia comunità e per tutte le comunità del territorio della Bassa. Ma è successo e come si dice “non si tratten lo strale quando dall’arco uscì” – dice Borghi –. Per questo, sono qui per ribadire: le scuse a tutti i primari, medici, infermieri del nostro Ospedale Santa Maria Bianca, della nostra sanità territoriale, siano essi uomini o donne, che mi conoscono e sanno quanto li stimo. Mai ho voluto mettere in discussione od in cattiva luce la loro professionalità e la loro abnegazione e li ringrazio per l’impegno che stanno mettendo in campo in questo momento di grande difficoltà in carenza di risorse finanziarie ma soprattutto umane, con nuove progettualità per il bene del nostro territorio e per la difesa della sanità pubblica; chiedo scusa a tutte le donne che da anni portano avanti con impegno l’obiettivo delle pari opportunità e le battaglie sulla violenza di genere che ho sempre condannato e sempre condannerò – prosegue il Sindaco di San Prospero –. Chiedo scusa alle donne del Pd che correttamente hanno preso le distanze dalla mia affermazione che in quel contesto voleva essere solo una battuta ironica, sicuramente infelice, ma per loro rispetto mi sono autosospeso dal partito; faccio a loro presente che i loro valori sono gli stessi che animano me da sempre".
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"Chiedo scusa alle mie figlie che mi hanno ammonito sull’accaduto ma conoscendomi hanno compreso che le mie sono scuse sentite. Mi auguro che non si alimentino ulteriori polemiche, perché mai e poi mai ho pensato di offendere nessuno. Penso che questa situazione sia stata fortemente decontestualizzata e troppo strumentalizzata e spero che da domani si parli dei veri problemi che attanagliano il nostro territorio (viabilità, sanità, Aimag, attrattività per citare alcuni esempi). Per questi non verrà a meno il mio impegno – prosegue Borghi –. In passato sono stato un fautore della nascita del centro antiviolenza del territorio, promotore della nascita dell’associazione “I talenti di Minerva”, formato da donne che hanno come primo obiettivo la parità di genere. Ho fatto, anche recentemente, incontri presso le scuole per parlare di diritti e libertà delle giovani donne condannando ogni forma di violenza, fisica e verbale. Ho stanziato risorse per dare risposte all’asilo, alle giovani mamme e ho recentemente tinteggiato di rosso la panchina scolorita di fianco al Comune simbolo della lotta contro la violenza alle donne. Mi ritengo sindaco della concretezza, sempre pronto a dar risposte alla comunità, ma anche sindaco che ha valori e principi che rispettano tutti, donne comprese. Per finire, nostro Signore disse: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Io ho peccato, ma confido nel perdono".