Incontri Giovani imprenditori Cna con aziende di successo: Saraceni racconta la storia di Garc

E' inscritto nell'acrostico stesso Garc – che in origine stava umilmente per Gruppo Autotrasporto Ribaltabili Carpi – il percorso coperto in quasi cinquant'anni da un'impresa che oggi si articola in Garc Ambiente, Garc Costruzioni, Garc Real Estate e Divisione impianti, operando tanto nell'edilizia privata e industriale dalla progettazione Bim al chiavi in mano quanto nell'economia circolare per il recupero e il riciclo. E non poteva che essere Claudio Saraceni, l'uomo che con i cinque soci originari ha riassunto in sé  tutta l'energia, le intuizioni, la lungimiranza necessarie a fare l'impresa il protagonista del primo incontro con storie imprenditoriali di successo del ciclo promosso dal gruppo dei Giovani imprenditori Cna di Modena, presieduto da Lorenzo Guerzoni e diretto da Adelio Moscariello. segue

"La storia di Garc” era il titolo assegnato all'evento, ospitato ieri pomeriggio alle Ferrovie Creative, presenti, fra il numeroso pubblico, il sindaco Riccardo Righi, il vice presidente Aimag Alberto Papotti, il Presidente provinciale dell'Associazione, Claudio Medici, con il Segretario, Francesco Stagi, la Presidente di Cna Carpi e Vicepresidente provinciale e regionale Tamara Gualandi oltre a una folta rappresentanza di quadri dirigenti dell'azienda e a imprenditori. E' stato il Responsabile Ufficio studi e Comunicazione di Cna, Ermes Ferrari a intervistare Saraceni, stimolandolo ad andare oltre la riservatezza e la vocazione al fare più che al raccontare che ne caratterizzano l'indole, per fargli rievocare le origini eroiche di una realtà imprenditoriale insediata in origine in una corriera coperta da una tettoia in eternit. All'amministrazione di quella realtà creata nel 1975 dai primi soci artigiani Saraceni, perito meccanico impiegato dapprima in un'azienda del biomedicale e poi in una tessitura, ma pratico di conti, avrebbe poi dedicato, su invito di Cna che lo aveva arruolato per seguire la contabilità di diverse aziende associate, una buona parte delle 22 ore della sua giornata di lavoro su diversi fronti ("Di Garc mi occupavo dalle 2 alle 4 e mezza del mattino”) che gli lasciava due sole ore per dormire. Ad ascoltarlo veniva da pensare al classico "chi ha i denti non ha il pane”, per dire della famosa "fame” – Adam Smith la definiva animal spirits – senza la quale non si creano imprese e, soprattutto, non le si ingrandiscono e non le si fanno durare attraverso due ricambi generazionali e la tragedia della pandemia che ha colpito duramente Garc. E' così che il raggio d'azione si è ampliato, come ha voluto lui, sempre assecondato dai soci, estendendosi un passo dopo l'altro, unendo visione e prudenza, da azienda di servizi all'edilizia, sorta di conto terzi, a general contractor di oggi, capace di intervenire negli più diversi delle costruzioni dopo essere passato per la geniale intuizione delle possibilità che avrebbe potuto dischiudere il mercato legato all'ambiente, al trattamento dei rifiuti e al loro riuso. E' ricorsa spesso la parola "sogno” nel corso dell'incontro: ma Saraceni non è uomo da sogni, ma di intuizioni, sempre con i piedi saldamente piantati per terra.