Il Tempio monumentale di San Nicolò liberato del tutto dai ponteggi. Torna a risplendere il complesso absidale

A dodici anni dalla chiusura al culto a causa del sisma, e a tre anni e otto mesi dall'avvio dei lavori di restauro e consolidamento, il tempio monumentale di San Nicolò è stato liberato ieri di tutti i ponteggi ed è tornato a mostrare in tutta la sua bellezza il complesso absidale che rappresenta uno degli scorci più suggestivi della città, se non fosse per il vialetto di transito pedonale che permette di vederlo, sede di bivacchi notturni e di scarsa manutenzione. segue

 

 

I lavori strutturali, affidati alla Mulinari Costruzioni Generali di Bagnacavallo, e quelli di restauro delle superfici affrescate, arriveranno con ogni probabilità a sfiorare i tre milioni di euro, coperti in parte dalla polizza antisisma. L'apertura della chiesa è stata fissata dall'assessore Paolo Malvezzi, dopo diversi rinvii, al mese di settembre e sarebbe importante farla coincidere con i giorni del FestivalFilosofia e della Festa del Racconto, quando la città ospiterà numerosi visitatori da fuori. L'apertura comporterà anche non pochi problemi circa la gestione del complesso monumentale, di proprietà del Comune, in passato affidata ai Frati minori francescani e per la quale la Diocesi di Carpi sarebbe chiamata a sobbarcarsi non pochi costi, senza entrate adeguate.