Il ricordo di Luciano Lanzoni, sempre con gli ''ultimi''. Dieci anni fa l'uccisione di Barbara Cuppini

E' in corso in questo momento, nella chiesa di Quartirolo, la messa in suffragio di Luciano Lanzoni, il 63enne missionario laico carpigiano morto di Covid in Madagascar. Lo ricorda in apertura la Gazzetta di oggi. A celebrarla ci sarà il vescovo Castellucci: al rito presenzierà anche don Stefano Torelli, superiore dei Servi della Chiesa di Reggio Emilia, l'istituto diocesano del quale Lanzoni era vice responsabile. Il servizio del giornale, nel dare notizia che Lanzoni, in attesa del trasferimento della salma o delle ceneri in Italia, verrà sepolto per ora nella sua missione di San Francesco d'Assisi, vicino ai fragili – lebbrosi, disabili, malati mentali – dei quali si è occupato per anni, ricostruisce le ultime ore del missionario e la sua biografia che dalla fine degli anni Settanta lo ha visto sempre impegnato accanto agli “ultimi”, fossero gli ex carcerati, i tossicodipendenti e gli alcolizzati di Reggio o i pazienti seguiti dal Ceis di Modena, per finire ai malati e ai disabili in Madagascar. Sul giornale, il parroco di Quartirolo, don Antonio Dotti, lo definisce “una bella persona” e ne ricorda la militanza nell'Azione cattolica a Gargallo, insieme a un'altra missionaria, Angela Bertelli, della quale è rimasto sempre amico.

 

I dieci anni dalla morte di Barbara Cuppini, la 36enne di Carpi uccisa da Alessandro Persico con il quale aveva da poco una relazione, hanno conferito una cornice particolare al viaggio che ogni anno la zia materna, Kadra Jama Issa, di origini somale, compie da Parigi a Carpi per ricordare la nipote alla quale era legatissima. La intervista oggi il Carlino in apertura riferendo che questa volta ad accoglierla e ad accompagnarla a deporre fiori sulla tomba c'era una delegazione dell'Udi con la quale si è intrattenuta, partecipando poi all'inaugurazione della sede dell'associazione. Nell'intervista la zia di Barbara definisce scandaloso il processo con rito abbreviato concesso nella circostanza e che ha portato a una condanna dell'omicida a 12 anni di carcere e sei di ospedale psichiatrico per riconosciuta semi-infermità mentale, contro la richiesta di venti del sostituto procuratore. La donna ribadisce essersi trattato di omicidio premeditato e lancia un messaggio affinché le donne non sottovalutino i campanelli d'allarme nelle relazioni affettive, invitandole a rivolgersi ai centri antiviolenza e alle associazioni, come Udi, Vivere Donna: lei stessa milita nelle loro omologhe francesi.

 

 

La Gazzetta a fondo pagina dà notizia dei vandalismi compiuti ai danni della giostra del parco e per i quali il titolare, dopo la denuncia ai carabinieri, invoca maggiori misure di sicurezza, visto che non si tratta della prima volta. E a proposito di disordini, nella serata di venerdì, su richiesta del Sindaco allarmato da un certo nervosismo riscontrato tra gruppi giovanili, il Carlino riferisce di un presidio straordinario della movida del centro messo in atto dai carabinieri che ha permesso che la serata, coincisa l'allentamento delle restrizioni sui pubblici esercizi, trascorresse in assoluta tranquillità.