Il giorno dopo il tornado. Preoccupa l'eternit disperso sulla campagna dalla furia del vento

Il giorno seguente lo straordinario evento atmosferico che ha colpito una ristretta area della frazione di Fossoli si procede con una conta dei danni che si avvicina a essere definitiva. Oltre all’aeroporto – dove la tromba d’aria ha distrutto sette aerei e l’hangar che li conteneva – sono tre le abitazioni danneggiate, di cui due inagibili. Per questo motivo, nella notte appena trascorsa cinque persone sono state accolte in un albergo grazie al sistema di Protezione Civile. E’ stato il sindaco Alberto Bellelli, oggi in una diretta social, a fare il punto della situazione. 
«In queste ore alcuni tecnici comunali sono impegnati nei sopralluoghi di tipo industriale, capannoni e ricoveri attrezzi, investiti dal corso del tornado – ha spiegato –. Ci risultano tre luoghi produttivi seriamente danneggiati in aggiunta all’aeroporto. Questo dato dà l’idea di quanto l’evento sia stato quasi “chirurgico” nel suo passaggio: altre aree non sono state minimamente toccate, infatti». 
 

L’emergenza ora è una e specifica. «Stiamo lavorando, in collaborazione con Arpae e l’ufficio ambiente dell’Ausl che faranno un sopralluogo, per risolvere il problema dovuto all’esplosione di alcuni tetti in eternit che erano integri e non pericolosi, ma che con l’esplosione si sono frammentati in tanti pezzi caduti su alcuni campi, in particolare intorno alle aree colpite. Probabilmente interverremo con un’ordinanza, coinvolgendo Aimag (cui abbiamo chiesto anche ritiri straordinari e gratuiti dei frammenti), finalizzata al recupero dei detriti diffusi nella zona. Inoltre, stiamo cercando di capire con la Regione che strada percorrere per poter sottolineare al Governo la necessità di strumenti che accompagnino i privati nel risolvere le rispettive situazioni».